Si scatenano proteste e scoppia il caos-Santa Giuliana! Comune ed Esercito chiudono pure l'accesso ai mezzi!

13.02.2016 10:39 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Si scatenano proteste e scoppia il caos-Santa Giuliana! Comune ed Esercito chiudono pure l'accesso ai mezzi!

Sullo stadio Santa Giuliana irrompe la dura protesta degli atleti. In questi ultime tempi sono stati reiterati e sempre più incisivi i malcontenti ed ora a farsi da portavoce è Roberto James Paoluzzi, campione mondiale di doppio decathlon (titolo conquistato in Estonia) e vice campione italiano assoluto ai recenti campionati italiani di atlettica leggera di eptatlon a Padova, che lo si può trovare tutti i giorni nell'impianto perugino. “Sono stato in silenzio per troppo tempo ma visto le novità e la situazione è ora di parlare al costo di mettersi contro parecchi nemici. Vi faccio notare la situazione alquanto ridicola e senza precedenti dell'unico impianto di atletica leggera della città di Perugia, capoluogo e provincia nonché la città umbra più grande. Noi atleti perugini – duice Paoluzzi - ci "alleniamo" in queste condizioni ormai da parecchi anni e nessuno al di fuori della federazione di atletica leggera ha mai fatto nulla, e cito il comune perugino. La pista è completamente finita, la parte grigia è praticamente cemento, la pedana del lungo e del triplo è usurata, la pedana del salto in alto è finita e il tappetone è da buttare, pedana del salto con l'asta ancora peggio e la gabbia del lancio del disco e del martello è assente, in quanto tolta nel 2014 perché instabile! Spogliatoi vecchi con docce ancora più vecchie senza acqua calda o con getti irregolari. In più la pista viene chiusa nei mesi tra giugno ed agosto, ovvero nel periodo delle competizioni più importanti, per far spazio ad Umbria Jazz e quindi atleti come me sono costretti a migrare in altre città o allenarsi per strada per preparare, come nel mio caso, i Campionati Italiani Assoluti, che per molti è uno degli eventi più importanti della stagione. Ma non è finita qui, il campo è provvisto di un parcheggio privato per atleti e militari della caserma adiacente, ma da martedì prossimo il parcheggio verrà chiuso e solo gli autorizzati della caserma ne potranno usufruire, mentre noi atleti dovremmo usufruire dei parcheggi a pagamento adiacenti. L'unica opzione che ci ha dato il comune è un abbonamento di 10 euro mensili per potervi parcheggiare liberamente. Quindi a rimetterci siamo solamente noi, tecnici compresi. Cos'è cambiato negli ultimi anni da quando questa situazione è iniziata? Assolutamente niente! Il comune ci ha promesso e continua a prometterci un impianto nuovo ormai da 5 anni ma naturalmente l'unica cosa di cui si interessi è il calcio, infatti nella nostra città vantiamo ben 216 campi sportivi, di cui 213 solo per il calcio. L'unica cosa che posso dire a chiunque volesse praticare atletica nella nostra città è: Non fatelo! Saranno più i calci in bocca che le soddisfazioni! Saranno più gli infortuni che le gare! E fidati che sarebbe solo una perdita di tempo. Non so se questo messaggio arriverà alle persone giuste o no, ma se dovesse arrivargli voglio fargli capire che hanno rovinato uno degli sport più belli di tutti, definita regina degli sport, e che hanno perso molte occasioni per avere atleti perugini tra i migliori d'Italia, solo per la loro e mancanza di serietà. Chiudo ringraziando i lavoratori dell'impianto, quali come custodi e manutentori, che si trovano nella nostra stessa situazione per il loro lavoro e impegno nel cercare di tenere la pista al meglio nonostante le poche possibilità che hanno”.