Storie di calcio: "Incontrai un giorno Covarelli, mi offrì la luna e si rivelò un grosso errore per la mia carriera"

23.10.2014 16:26 di  Antonello Menconi   vedi letture
Storie di calcio: "Incontrai un giorno Covarelli, mi offrì la luna e si rivelò un grosso errore per la mia carriera"

L’incontro con Leonardo Covarelli sembrava davvero avergli cambiato la vita. Così infatti è stato, Ma se è vero che lui pensava che ciò potesse avvenire in meglio, in realtà da quel momento in poi tutto è andato storto. Lui si chiama Saverio Maranzano, classe 1985, attaccante palermitano cresciuto nelle giovanili della Sampdoria. Nel 2005, dopo una stagione da protagonista all’Olbia in C2, con 26 presenze e 2 reti, venne ingaggiato dal Pisa, che il primo luglio dello stesso anno era passati nelle mani di Covarelli. L’incontro con colui che poi divenne presidente del Perugia andò addirittura meglio di quanto si aspettasse. “Raggiunse l'accordo per prelevarmi dalla Sampdoria e quando ci incontrammo – dice Maranzano – mi propose un contratto quadriennale, che a me sembrava la luna, visto che ero ancora giovane e legarmi per  quattro anni mi garantiva tranquillità e la possibilità di giocare serenamente ed inseguire il mio sogno. Da quel giorno iniziarono i problemi. Avrò commesso anche degli errori e alla luce dei fatti quell’incontro mi ha rovinato la carriera. La stagione con il Pisa non andò bene, poi l’anno dopo venni ceduto alla Pistoiese e poi scesi in serie D, con una carriera professionistica praticamente finita, visto che non sono più riuscito a risalire”. Oggi Maranzano, dopo gli anni in serie D con Campobasso, Sestrese, Cuneo, Borgo a Buggiano, Bojano e Flaminia Civita Castellana, gioca in Sardegna e in estate anche lui lavora come guardiano in spiaggia vicino a a San Teodoro, insieme all’amico Fabrizio Fermanelli (fratello dell’ex grifone Claudio). Continua comunque a giocare e la scorsa stagione ha militato in promozione, nel Porto Rotondo, segnando 12 reti, mentre quest’anno si è accasato allo Stintino, sempre in Promozione.