Sabato a Ponte Felcino i funerali di Danilo Riccini, il cui corpo era stato ritrovato a settembre sul Monte Bove

23.10.2014 11:02 di Antonello Menconi   vedi letture
Sabato a Ponte Felcino i funerali di Danilo Riccini, il cui corpo era stato ritrovato a settembre sul Monte Bove

Sabato pomeriggio il mondo dello sport umbro, in particolare quello podistico, darà l’ultimo saluto a Danilo Riccini, il runner di Ponte Felcino che era scomparso il 27 maggio del 2012 sul Monte Bove ed i cui resti (su cui sono stati effettuati gli esami del Dna) erano stati ritrovati il 29 settembre. I funerali si terranno alle 15.30 presso la Chiesa di Ponte Felcino, dove saranno rappresentate tutte le più importanti società podistiche dell’Umbria, non solo la Runners Sangemini guidata dal presidente Sandro Bartollini, con la quale era da tempo tesserato e che da subito ha mostrato la propria vicinanza morale e cvoncreta alla famiglia. Il feretro sarà in Chiesa alle ore 12. Riccini aveva disputato la sua ultima gara il 6 maggio 2012 dello stesso anno (nella nostra foto è ritratto in quella gara), partecipando al Trofeo della Torre, ad Arrone. Il suo rinvenimento era avvenuto nelle scorse settimane in un canalone del Monte Bove grazie agli uomini del Soccorso alpino, che avevano notato il suo corpo in un'area interdetta ai turisti, in quanto luogo di riproduzione dei camosci. A ritrovarlo era stata una squadra del Soccorso alpino delle Marche che stava effettuando una esercitazione in zona. Appassionato escursionista, in quel giorno di oltre due anni fa era andato a fare una escursione sui Sibillini ed era poi sparito nel nulla. Una squadra degli speleologi del Soccorso alpino aveva ritrovato i resti in località valle Romana, nel comune di Ussita, sul versante nord del Monte Bove, in fondo ad un canalone, ai piedi di una parete rocciosa. Forse stava scalando la parete, quando è precitato: questa è l’ipotesi investigativa che è stata fatta per spiegare la sua morte. Dal corpo ritrovato mancavano la testa e le braccia, ma per i carabinieri della Compagnia di Camerino da subito c’era stata la quasi certezza che si trattasse del corpo di Riccini, perché vicino c’era una scarpa, dello stesso tipo di una che venne ritrovata nel corso delle ricerche di qualche tempo prima e che fu accertato appartenere a Danilo. Nelle vicinanze era stata ritrovata anche la Fiat Punto, lasciata in località Calcara di Ussita. E proprio nella zona di Ussita si erano concentrate le ricerche sin dal momento della scomparsa. Difficile però individuare il corpo del 50enne dentro il profondo canalone dove era caduto.