Riccardo Cucchi ospite a Gualdo Tadino: uno sguardo anche agli allenamenti delle squadre giovanili

19.03.2019 11:30 di  Antonello Menconi   vedi letture
Riccardo Cucchi ospite a Gualdo Tadino: uno sguardo anche agli allenamenti delle squadre giovanili

Si annuncia una grande festa a Gualdo Tadino. Nella giornata di domani, mercoledì, il giornalista, conduttore e radiocronista Riccardo Cucchi, che, per più di trent’anni, è stato tra le voci della trasmissione più amata dagli appassionati dello sport nazionale, “Tutto il calcio minuto per minuto”, sarà alle ore 17.30 al Teatro Talia per presentare il suo ultimo libro Radiogol. Un appuntamento ad ingresso libero, organizzato dalla società calcio del GualdoCasacastalda in collaborazione con l’Amministrazione Comune di Gualdo Tadino e la Libreria Grande di Ponte San Giovanni, che vedrà la partecipazione oltre che del noto giornalista anche del Sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti e del Presidente del GualdoCasacastalda, Fabrizio Rinaldini. A presentare la serata sarà invece il conduttore Enrico Brunetti, voce storica dello sport gualdese. Riccardo Cucchi, che per la Rai ha seguito otto Olimpiadi e sette Mondiali di calcio, è stato il cuore di ogni domenica per gli amanti del calcio per circa trent’anni. Dalla sua postazione appartata, isolata in mezzo alla folla formicolante sulle tribune, ha riempito i pomeriggi di milioni di italiani di emozioni narrando da testimone diretto decine di campionati, centinaia di partite, migliaia di minuti di calcio. In una notte d’estate ha gridato per quattro volte «Campioni del mondo», ed è iniziata la festa di tutti, da Berlino alle piazze di paesi e città dell’Italia intera. Attraverso il suo microfono ha accompagnato vittorie impossibili da dimenticare: la Champions League dell’Inter, lo scudetto travolgente della Roma, quello del riscatto bianconero nel 2012.

Il segreto della sua voce è un paradosso: l’equilibrio perfetto tra passione ed eleganza, entusiasmo e riservatezza. Ecco perché Riccardo Cucchi ha confessato di essere un tifoso biancoceleste soltanto al termine dell’ultima radiocronaca, quando è stato abbracciato dal pubblico di San Siro come si fa con i grandi campioni e i grandi amici. Ed ecco perché diciassette anni prima, mentre annunciava lo scudetto della sua squadra, lo ha tradito una vibrazione sottile, una palpitazione che in pochi hanno saputo percepire fra le pieghe del suo annuncio: «Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio 2000, la Lazio è campione d’Italia!».

Oggi la voce che ha trasformato quegli attimi in racconto radiofonico, dando vita a una piccola epica dell’istante, abbandona il microfono e si riversa in un libro, ancora entusiasmante, ancora più intimo. Un libro che ci mostra come, a televisione spenta, la radio sappia trasformare lo sport in parola, ritmo, narrazione: perché la radio è il mondo, come lo immaginiamo noi. Radiogol è un memoir in cui scorrono trentacinque anni di calcio perduto e ritrovato e un autentico atto d’amore per la radio e i suoi protagonisti, da Enrico Ameri a Sandro Ciotti. Attraverso le sfide a cui ha assistito in prima persona, i ricordi di un’infanzia trasognata e gli incontri con fuoriclasse come Carlo Ancelotti, i fratelli Abbagnale e Diego Armando Maradona, Riccardo Cucchi ci sintonizza su un’epoca e un calcio che sono parte di noi. Minuto per minuto. Nel primo pomeriggio farà visita ovviamente allo stadio Luzi per assistere agli allenamenti del settore giovanile.