Renato Zaccarelli è stato ospite a Radio Onda Libera
“Napoli e Juve possono continuare a vincere perché sono forti e non c'è una grande resistenza da parte delle altre. La sfida di sabato non sarà determinante, spero che ci siano spettacolo e gioco viste le aspettative e anche perché c'è troppa distanza tra il nostro campionato e gli altri in Europa. Il Napoli è fortissimo dalla cintula in su con grandi giocatori a cominciare da Higuain, la Juve invece è sempre solida come società, squadra e ambiente. All'Inter andava tutto bene all'inizio e adesso ha problemi d'identità di squadra prima che di gioco, dato che Mancini cambia da una partita all'altra. La Roma è in convalescenza, con queste tre vittorie consecutive che fanno morale e aiutano Spalletti: bisogna aspettare tre-quattro gare per vedere se è davvero uscita dal tunnel della crisi. La Fiorentina sta facendo un grandissimo campionato, i tifosi pretendono sempre tantissimo ma a gennaio non si è rinforzata e comunque se la gioca. E' l'Empoli la rivelazione dopo aver cambiato l'allenatore e dei giocatori chiave, poi c'è il Sassuolo che è un esempio di continuità. Il mio Torino dopo gli elogi attraversa un momento delicato e Ventura fa bene a proteggere il gruppo prendendosi le responsabilità. Sono contento per Claudio Ranieri, sognare non costa dopo l'impresa contro il Manchester City”: l'ha detto Renato Zaccarelli a Radio Onda Libera.
Napoli e Juve possono continuare a reggere un passo del genere?
“Penso di sì, stanno dimostrando sul campo tutta la loro forza e mi pare che non vi sia una grande resistenza da parte delle altre. Ci sono solo loro due”.
La resa dei conti sabato a Torino o dopo tutte queste vittorie tira aria di pareggio?
“Difficile dire cosa potrà accadere. E' una sfida della grandi aspettative e comunque non sarà determinante”.
Come finirà?
“Mi auguro che si vedano spettacolo e gioco considerata la distanza tra il nostro campionato e gli altri in Europa. Inglesi, spagnoli e tedeschi ci hanno largamente superato”.
A proposito di calcio inglese, Claudio Ranieri a questo punto può fare un pensierino allo scudetto col suo Leicester?
“Sognare non costa. Sta facendo un grandissimo lavoro e l'impresa col Manchester City gli ha dato ancora più forza”.
Chi la convince di più tra Napoli e Juve?
“Mi convincono entrambe. Il Napoli è forte dalla cintula in su con dei giocatori straordinari, a cominciare da Higuain, e un gioco frizzante. La Juve è solida come società, squadra e ambiente. Basta vedere come si è ripresa dopo la brutta partenza”.
Higuain è il giocatore che più di ogni altro fa la differenza nel campionato italiano?
“I numeri dicono questo anche se è molto aiutato dai compagni e da un gioco che l'esalta. Impressiona perché segna sempre e questo fa salire l'autostima”.
L'Inter s'è persa o ha fatto troppo prima?
“Qualche risultato all'inizio non ci stava e lo ha ottenuto. Prima gli andava tutto bene e adesso ha rallentato. Manca un'identità di squadra, più che il gioco, considerato che Mancini cambia in tutte le partite”.
La Roma con Spalletti è guarita dopo 3 vittorie consecutive?
“Direi convalescente e non guarita. Questi risultati fanno morale e aiutano Spalletti nel suo lavoro. Bisogna aspettare ancora tre-quattro gare per vedere se è davvero uscita dal tunnel della crisi”.
Nella Fiorentina si è inceppato qualcosa o certe tensioni della piazza finiscono per avere ripercussioni negative?
“I tifosi pretendono sempre tantissimo ma i viola stanno facendo molto bene anche se a gennaio non si sono rinforzati. Se la giocano per il terzo posto, ma se dovessero arrivare quarti o quinti lottando sino alla fine avrebbero comunque fatto una grande stagione”.
Cosa sta succendo al suo Toro in calo?
“Dopo gli elogi ora attraversa un momento delicato e ha fatto bene Ventura a proteggere il gruppo prendendosi le responsabilità. Il Toro deve ritrovare spregiudicatezza e allegria”.
Chi è la squadra rivelazione del campionato?
“L'Empoli continua su una strada importante dopo aver cambiato l'allenatore e dei giocatori chiave. Sta facendo bene anche il Sassuolo, al di là dell'ultimo periodo, che ha solide basi societarie con la continuità e la qualità del lavoro di un tecnico come Di Francesco”.