Quanti ricordi si porta dietro il Perugia di Serse Cosmi

16.03.2018 22:52 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Quanti ricordi si porta dietro il Perugia di Serse Cosmi

Alcuni personaggi hanno la loro storia scritta nel nome. Serse Cosmi, vulcanico ed eccentrico allenatore classe 1958 ed attualmente impegnato sulla panchina dell'Ascoli è stato uno dei tecnici più sorprendenti di inizio secolo. Originario di Ponte San Giovanni, località a pochi chilometri da Perugia, fu la scommessa di Luciano Gaucci, storico presidente del Perugia, che lo scelse come allenatore dei grifoni proprio nell'anno 2000. Già in Serie A da qualche anno, il club umbro voleva qualcuno che lo rappresentasse degnamente nella massima serie e potesse dare un necessario cambio di mentalità. Nonostante la partenza di Hidetoshi Nakata, forse il giocatore giapponese più forte mai approdato in Italia, che firmò per la Roma proprio quando Cosmi arrivò al Perugia, la squadra biancorossa riuscì a ripartire di slancio. Tutto ciò sia grazie agli acquisti fatti da Gaucci padre e suo figlio Alessandro, sia grazie alla verve di Cosmi, un motivatore ringhioso ma sempre sul pezzo e abilissimo a far rendere al meglio i suoi. 

La nostalgia di quella grande squadra di inizio secolo è oggi palpabile in città, soprattutto ora che i bookmaker delle scommesse sportive non indicano il Perugia come favorito per salire in Serie A. La formazione allenata da Roberto Breda è infatti a 11 punti dall'Empoli primo in classifica ma ha ben sette squadre al di sopra, il che complica le ambizioni di riuscire ad andare almeno ai playoff. Tuttavia, le speranze di poter tornare nella massima serie esistono sempre, almeno finché la matematica non condannerà i perugini. Negli occhi di tanti tifosi rimarrà sempre impressa la conquista della Coppa Intertoto ai tempi di Cosmi, quando il mitico 3-5-2 messo in campo dal tecnico locale sorprendeva spesso anche le grandi d'Italia. 

Tra i componenti di quella mitica squadra troviamo colui che sarebbe stato poi il più titolato e famoso è stato Marco Materazzi, campione del mondo con l'Italia nel 2006 dopo aver disputato un mondiale strepitoso dove era andato per fare da riserva ad Alessandro Nesta. Agli ordini di Cosmi il difensore centrale stabilì il record di goal segnati da un difensore mettendo a referto 12 reti, una cifra da centrocampista. Insieme a lui tanti furono i calciatori di livello che fecero sognare i tifosi dei grifoni in quegli anni.

Nelle quattro stagioni durante le quali Cosmi guidò il Perugia, in molti ricorderanno anche il suo grande esperimento con un altro futuro campione del mondo: Fabio Grosso. Dal piede sinistro delicato e raffinato, colui che a Chieti giocava da trequartista venne riadattato al ruolo di terzino sinistro dando dei risultati strepitosi. Sarebbe stato proprio da terzino sinistro che Grosso avrebbe sorpreso tutti anche al mondiale 2006, emergendo poco a poco e diventando il simbolo della vittoria italiana dopo il goal decisivo segnato nella serie di rigori nella finale contro la Francia.

Il Renato Curi e i suoi tifosi sognano il ritorno in Serie A, ma guardano sempre un po' nostalgici al passato marcato da Serse Cosmi e dai suoi alfieri.