Paolo Rossi ospite stamani ai microfoni di Radio Onda Libera

26.09.2016 15:58 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Paolo Rossi ospite stamani ai microfoni di Radio Onda Libera

Paolo “Pablito” Rossi è stato ospite questa mattina a Radio Onda Libera.

Quali gli auguri più belli che ha ricevuto venerdì scorso per i suoi sessant'anni?

“Quelli delle due mie figlie piccole, di 5 e 7 anni, che mi hanno scritto una letterina. Mi chiedono perché guardo sempre le partite! Gli auguri più graditi sono quelli degli affetti veri e degli amici”.

Allegri sta faticando più del previsto a gestire questa nuova Juve?

“Non è così semplice e automatico ottenere tutto. Sulla carta è una spanna superiore a tutti per il potenziale della rosa. La Juve ha due squadre di qualità e non una sola. In questo momento deve trovare gli quilibri e sa che tutti l'aspettano al varco. Manca di brillantezza, anche in Champions contro il Siviglia ha creato svariate occasioni da gol ma non è parsa brillante”.

La gestione di Higuain, Dybala e Mandzukic è complicata?

“Sono tre attaccanti molto diversi l'uno dall'altro. Higuain resta uno straordinario realizzatore con le sue caratteristiche. Non si può discutere il potenziale offensivo dei bianconeri, specialmente Higuain”.

Vede il Napoli come unico vero antagonista per lo scudetto?

“Sì, è il Napoli l'unica squadra che può competere con la Juve. Gli azzurri giocano davvero bene, complimenti a Sarri che è bravo. Non ha risentito della partenza di Higuain”.

Qual è la squadra del campionato che la stuzzica di più per il gioco o altro?

“Il Sassuolo è una realtà incredibile per quanto sta facendo ed è la dimostrazione che si può fare calcio a certi livelli con una società organizzata al meglio in una dimensione di 50mila abitanti. Le risorse che ci sono vengono utilizzate benissimo e la squadra risponde sul campo. Anche il Chievo è una gran bella realtà e ormai consolidata tenendo conto del bacino d'utenza molto limitato”.

L'Inter e il Milan all'orientale sono rivelatori di un calcio che in Italia sta prendendo la strada dei padroni dall'estero?

“Va fatta una riflessione: ormai i grandi imprenditori italiani che investono sul calcio non ci sono più, gli ultimi sono stati Berlusconi e Moratti. Si guarda all'Oriente dove ci sono i soldi veri, dove trovi il petrolio e la crescita economica notevole.