Paolo Rossi è intervenuto stamani a Radio Onda Libera
“Conte non ha trovato ciò che si aspettava. Pensava di ottenere dalla Federazione alcune cose, come gli stage, ma i club hanno altri interessi. Ha bisogno di tempo ma è giusto che la Nazionale venga messa davanti a tutto come ai miei tempi. Gli oriundi? Il mondo cambia e ci dobbiamo adeguare anche perché non c'è molto da scegliere da noi in questo momento. La Juve è pronta per Monaco: ha pescato la più abbordabile sebbene sia sempre un quarto di finale. Ci sono le condizioni per vederla in semifinale ed era impensabile all'inizio””: l'ha detto Paolo Rossi, ospite a Radio Onda Libera.
Gli ultimi trionfi in Formula, MotoGP e ciclismo ci fanno riscoprire l'orgoglio italiano?
“Lo sport nel nostro Paese è sempre molto importante, vissuto, sentito per mille motivi. Abbiamo fatto delle imprese straordinarie e questo conferma che viviamo lo sport con passione e professionalità raccogliendo pure per questo le soddisfazioni”.
L'Italia del calcio: il clima attorno a Conte è troppo pesante?
“Conte si aspettava di poter ottenere dalla Federcalcio delle situazioni per lavorare in un certo modo. Non è riuscito a trovare le condizioni che si aspettava perché i club hanno i propri interessi e troppi impegni. La Nazionale è abituata da sempre a ritrovarsi qualche giorno durante l'anno e nel periodo strettamente a ridosso degli appuntamenti. A Conte non bastano 3-4 giorni ogni tanto”.
Il caso Marchisio è stato gestito male?
“Sì, soprattutto è stata sbagliata la comunicazione da cui è scaturito un pastrocchio. E' stata l'ulteriore dimostrazione di quanto le società sono influenti. La verità è che una volta si faceva di tutto per andare in Nazionale, adesso i club si tutelano e condizionano. Resto convinto che la Nazionale debba essere messa davanti a tutto”.
Immobile e Zaza sono il futuro azzurro o punterebbe anche su altri?
“Non ce ne sono in circolazione, tanto che viene convocato Immobile che non gioca con il Borussia. C'è più scelta tra i difensori o per il centrocampo”.
Lei è favorevole agli oriundi in Nazionale?
“Non è questione di essere a favore o contro. Il mondo cambia e ci dobbiamo adeguare. In questo momento storico il calcio italiano ha problemi e difficoltà, i giovani trovano spazio maggiormente all'estero e abbiamo tanti stranieri. Se ci possono essere delle soluzioni è inevitabile cercarle”.
La Juve si avvicina all'appuntamento con il Monaco con qualche problema di troppo?
“La Juve ha pescato la più abbordabile, poi è chiaro che è sempre un quarto di finale. I bianconeri possono farcela e trovarsi in semifinale con le superpotenze: chi l'avrebbe mai detto all'inizio? Allegri ha un buon organico e può andare avanti ritrovando poi Pirlo e Pogba al meglio”.
La Lazio è la squadra più in forma del campionato: come la vede?
“E' la vera rivelazione del campionato perché nessuno se l'aspettava così in in alto. Se fosse partita meglio, avrebbe potuto essere l'anti-Juve. Ci sono dei buonissimi giocatori con questo Felipe Anderson che è straordinario e da seguire”.
Con l'Academy a Perugia, cerca il nuovo Pablito?
“Anche quello, ma non solo. Vogliamo crescere i ragazzi sul piano tecnico ma anche umano. Perugia ha l'università italiana e per stranieri, ci sono le condizioni . Mi piace lavorare con i giovani. Non avevo voglia di fare l'allenatore né il dirigente e mi sono impegnato in altre cose, senza mai dimenticare però il calcio. Ho il desiderio di poter trasmettere qualcosa alle nuove generazioni”.