Ricky Albertosi ha parlato a Radio Onda Libera

27.02.2017 17:12 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Ricky Albertosi ha parlato a Radio Onda Libera

L'ex portiere Ricky Albertosi, trascorsi con Milan, Cagliari e Fiorentina, è stato ospite questa mattina a Radio Onda Libera.

Il Napoli perdendo con l'Atalanta ha cominciato male la fase cruciale della stagione: cosa sta succedendo alla squadra di Sarri?

“Ha semplicemente incontrato l'Atalanta che ha corso per tutta la partita giocando un bel calcio fino a vincere con pieno merito perché ai campioni ha contrapposto la voglia di farcela. Penso che ci siano più meriti dei bergamaschi”.

Domani sera allo Stadium, per la semifinale di andata della Coppa Italia, vede la Juve favorita o una reazione rabbiosa del Napoli?

“La reazione del Napoli ci sarà sicuramente ma la Juve ha i campioni e i ricambi. I bianconeri non mollano niente e sono favoriti anche per la Coppa Italia”.

La Juve ha gestito bene il caso Bonucci o poteva evitare di esternare ai quattro venti la vicenda?

“Ha fatto bene a escudere il difensore contro il Porto e credo che al difensore servirà da lezione. Non credo che si potesse nascondere nulla dato che si è vista bene in tv la lite con Allegri”.

La Roma ha più dato prova di forza o ridimensionato l'Inter?

“Direi entrambe le cose. La Roma ha disputato una grande partita e Nainggolan è stato determinato. Il suo primo gol è stato bellissimo, mentre sul secondo Handanovic poteva fare meglio”.

Che idea si è fatto del Milan che passa ai cinesi?

“Berlusconi è stanco di mettere i soldi nel Milan dopo averne messi pochi negli ultimi anni quando ha preso soprattutto dei prestiti e giocatori in scadenza di contratto. Quest'anno sta facendo meglio considerando che non ha un grande organico: anzi sta raccogliendo più del previsto. Ha pochi elementi di spicco, escluso Donnarumma”.

A proposito, Donnarumma è l'erede di Buffon?

“Sì, ha grande personalità per i 18 anni che ha appena compiuto. Sa dare fiducia all'intero reparto ed è davvero molto affidabile”.

I portieri di oggi avrebbero faticato ai suoi tempi oppure voi avreste avuto più difficoltà in questo calcio?

“Io ho anticipato il calcio di quarant'anni perché andavo spesso fuori area e giocavo la palla con i piedi pur rischiando e prendendo qualche gol. Oggi si punta soprattutto su questo”.

Cosa le piace di come viene interpretato il ruolo del portiere oggi e cosa invece non la convince?

“Oggi il ruolo è più complicato. Si esce poco e soprattutto si respinge rinunciando alla presa. Forse c'è la paura che si perda il pallone”.