La situazione attuale dei contagi, con più guariti ed anche un maggior numero di morti
Meno nuovi positivi al Coronavirus che nelle 24 ore precedenti, più guariti e più morti. Preoccupa il crescente dibattito sui positivi asintomaci: da 200mila a 600mila, a seconda delle valutazioni. Dagli ultimi dati i positivi sono 54.030 a fronte di 69.176 italiani complessivamente infettati, numero dal quale vanno sottratti i 6.820 deceduti e gli 8.326 guariti. Dei 54.030 positivi attuali, «3.396 sono in terapia intensiva, il 6% del totale», dice Borrelli. Due trend su tre suggeriscono progressi. Ma il terzo, quello dei deceduti, è una molla che torna ad allungarsi: ieri 743 morti, +18,3% rispetto ai 628 di 24 ore prima. La conferma che l’epidemia ha un suo ritmo insondabile. Per fortuna i positivi aumentano solo di 3.612 nuovi casi, -4,4% rispetto ai 3.780 del giorno prima e -25,8% rispetto ai 4.821 del 20 marzo. E anche il numero dei guariti inietta coraggio: ieri 894, + 119% rispetto ai 408 comunicati lunedì. «Il contenimento sta funzionando», dichiara Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. In Lombardia, dove Bergamo, Brescia e Milano restano in vetta ai contagi, i nuovi positivi sono 958, a fronte di 582 guariti e 402 decessi. In Emilia-Romagna i contagiati salgono di 489 unità, i guariti ieri sono 128, i deceduti 93. In Veneto, la regione che sta analizzando più tamponi – 66.778, il doppio dell’Emilia-Romagna (33.527) e quasi come la Lombardia (76.695) – i morti di giornata sono appena 24, a fronte di 54 guariti e 443 nuovi casi. Al quarto posto per molti parametri, ma al secondo per ricoveri in terapia intensiva, sta il Piemonte: 360 pazienti intubati, lontanissimo dal 1.194 della Lombardia, ma davanti al Veneto (304) e all’Emilia (291). Le Marche continuano a preoccupare: ieri 139 nuovi casi, 32 vittime – secondo il bollettino aggiornato della Regione – e nessun paziente dimesso (8 in tutto i ricoverati sin qui guariti, a fronte di 149 pazienti in terapia intensiva). Anche in Toscana nessun guarito (rispetto al giorno prima e a fronte di 244 intubati), 20 morti e 218 positivi in più. Roma e il Lazio continuano a resistere: 131 nuovi casi, 17 morti di giornata, 40 dimessi. La Campania balla sul filo: ieri 56 deceduti e 53 dimessi.