L'Umbria si conferma terra di set Tv: tutte le fiction ambientate nella regione

22.03.2019 14:51 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
L'Umbria si conferma terra di set Tv: tutte le fiction ambientate nella regione

L’Italia è ricca di posti meravigliosi. Città eterne che profumano di storia e di cultura, che attirano l’attenzione di milioni di turisti ogni anno. Il Bel Paese, però, può anche contare su posti che hanno attirato l’attenzione di tanti registi del grande e piccolo schermo pronti a scegliere i posti stupendi che offre l’Italia per ambientare i propri capolavori.

Uno di questi posti è l’Umbria, terra di set tv da anni che nell’ultimo periodo è stata posta in cima alle preferenze dei registi de “Il Nome della rosa”. Dal 1986, quando protagonista era Sean Connery, al 2019 con John Turturro, nei panni di frate Guglielmo da Baskerville, ”Il nome della rosa” torna in una versione televisiva. Si racconta l’intricata vicenda narrata nel romanzo di Umberto Eco, con la serena routine di un monastero benedettino sconvolta da una serie di inspiegabili delitti.  La fiction, come confermano i siti specializzati e soprattutto lo share, è molto seguita su Rai 1 ed è stata girata anche a Perugia per alcune scene.

Le prime due location umbre dove sono state girate alcune scene della fortunata serie sono Piazza IV Novembre, la Rocca Paolina e Piazza di Bevagna. Altre riprese verranno effettuate all'interno del chiostro di un altro magnifico gioiello della nostra regione: si tratta dell'Abbazia di Montelabate, a nord di Perugia. Qui le riprese inizieranno dal 2 al 5 maggio. A Perugia, in particolare nella piazza dove verrà girata la scena dell'inquisizione e la Rocca Paolina, che farà da sfondo a un mercato dell'epoca.

Dopo il successo delle prime due puntate de Il nome della rosa, sicuramente uno dei progetti più ambiziosi girati su una rete pubblica negli ultimi anni, si avvia alle sue battute finali nelle quali si parla di ricchezza e di povertà e dei diversi modi di intendere la cristianità, si discute la legittimità della Chiesa romana ad ergersi come unica, legittima portavoce del messaggio cristiano: questioni quanto mai attuali. 

L’omicidio di Severino porta Bernardo Gui ad accusare Remigio, sul quale la lente dell’Inquisitore, memore del passato da dolciniano del francescano, era già puntata. Guglielmo, nel frattempo, si avvicina sempre più alla soluzione, comprendendo il collegamento tra gli omicidi e il libro dell’Apocalisse e trovando conferma del fatto che la soluzione a tutti gli enigmi si trova nel Finis Africae, sezione della biblioteca interdetta ai monaci comuni e nella quale è sicuramente stato riposto il libro incriminato. Adso, nel frattempo, libera la ragazza del bosco (con cui è protagonista di una scena di sesso piuttosto coraggiosa per una prima serata di Raiuno) dalle grinfie di Salvatore: il monaco e la ragazza vengono, però, catturati dall’Inquisizione, prima di essere intercettati dalla misteriosa ragazza con l’arco nel cliffhanger col quale la terza puntata de Il nome della rosa si chiude.

Bene, intanto, gli ascolti. Nella seconda puntata de Il nome della rosa, infatti, ha registrato uno share del 19,9%, leggermente in calo rispetto ai 27,4% della prima. Risultato comunque non imprevedibile (l’effetto curiosità conta, ovviamente, molto in questi casi) e che, per ora, fa sì che la serie possa essere comunque accolta come un successo dalle parti di viale Mazzini.