Il ricordo della città di Perugia di "Uragano" Luciano Gaucci

11.02.2020 20:58 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Il ricordo della città di Perugia di "Uragano" Luciano Gaucci

Come scrive Francesca Mencacci su La Nazione, Luciano Gaucci, nel bene e nel male. Così hanno scritto i tifosi biancorossi nello striscione apparso nella Nord. Così lo ha ricordato chi ha vissuto al suo fianco nei quattordici indimenticabili anni alla guida della società biancorossa. Perugia ha ricordato ieri l’ex presidente biancorosso, con una messa in suffragio celebrata al Duomo, ma prima con un incontro alla Sala dei Notari per un ritratto dell’ex presidente del Grifo scomparso dieci giorni fa a Santo Domingo. «Noi lo presentiamo al Signore così: ‘coraggio Uragano, arriverà la pace’», ha detto Padre Mauro Angelini al termine dell’omelia alla quale hanno partecipato in tanti. Circa trecento persone, tifosi, ex giocatori, giocatori, ex presidenti e presidenti, dirigenti passati e attuali. In prima fila Riccardo Gaucci con la famiglia. «Volevo ringraziare tutti per le tantissime manifestazioni di affetto nei confronti della mia famiglia – ha dichiarato il figlio di Luciano alla Sala dei Notari – Quando ho ricevuto la triste notizia ero a Malta, mi si è gelato il sangue, per alcune ore mi si è come staccata la luce, non connettevo più. Ci sono stati contrasti con papà, ma quando una persona non c’è più le cose negative vengono cancellate con un colpo spugna. Sono stato male diversi giorni prima di poter riprendere una vita “normale”. Voglio ricordare mio padre nei momenti belli, come quel vulcano, pieno energia, grinta, determinazione che ha fatto crescere me e Alesandro e ha fatto divertire i tifosi in tutti i modi, nel bene e nel male. Papà era un po’ tutto questo, prima dell’arrivo della malattia che purtroppo giorno dopo giorno se lo è portato via». Alla messa era presente il presidente Santopadre insieme ai calciatori Rosi, Angella e Falcinelli e ai dirigenti Pizzimenti e Goretti (presente anche alla sala dei Notari), c’era Serse Cosmi con tutta la famiglia, il presidente della Sir, Sirci, l’ex numero uno del Grifo, Damaschi, gli ex dirigenti Fabrizio Salvatori e Adriano Polenta, il segretario Ercoli, il massaggiatore Luchini, il professor Cerulli, il sindaco Romizi con gli assessori Pastorelli e Merli, gli ex biancorossi, Ravanelli, Pasquale Rocco e Rocco Pagano. «Era vulcanico, ti tirava le orecchie, ma nessuno come lui riusciva a gratificarti quando le cose andavano bene», ha spiegato Pagano. «Quattordici anni rivoluzionari», li ha definiti così il giornalista Gianfranco Ricci nell’incontro organizzato da Palmiero Ciabatta alla Sala dei Notari. Luciano Gaucci «ha marchiato a fuoco la storia biancorossa e il calcio italiano. Intuiva e guidava le emozioni delle folle», ha aggiunto. «Con Gaucci abbiamo vissuto sempre in prima pagina – ha invece detto Mimmi Mazzetti – Ci ha ridato la peruginità, con gli arrivi di Novellino, Castagner e Cosmi». Presente anche Carlo Lancella, per anni braccio destro del presidente Gaucci. «L’ho rappresentato tante volte sul lavoro e lo faccio anche ora – ha detto commosso – ringraziandovi, da parte sua e abbracciandovi al suo posto. Credo che lui da lassù chiederebbe scusa per quello che non è riuscito a fare». E quello che ha fatto lo ha fatto a modo suo.