I nostri bambini andranno a scuola con un braccialetto smart per il distanziamento sociale? Pro e contro...

È possibile insegnare ai bambini il rispetto del distanziamento sociale e delle regole anti-contagio come se fossero un gioco? Alla scuola materna paritaria Eugenio Cantoni di Castellanza, popoloso centro del Basso Varesotto, sono convinti di aver trovato la chiave giusta. In attesa della riapertura della struttura - con l’inizio del nuovo anno o con la formula dei centri estivi - la direzione dell’istituto, 150 alunni e poco meno di una cinquantina di dipendenti, ha deciso di acquistare 200 braccialetti smart da un’azienda barese, la Metawellness. Semplice il funzionamento: s’infilano al polso come se fossero orologi, una volta impostata la misura di un metro minimo di distanza tra loro, i piccoli monili vibrano e si illuminano se si supera il limite consentito di vicinanza fisica. «L’idea ci è venuta dopo aver letto dei braccialetti e del loro possibile utilizzo in villaggi vacanze e spiagge per garantire la distanza di sicurezza – spiega Tiziana Rimoldi, coordinatrice di istituto –. Ci siamo detti che poteva funzionare anche per noi. Ora ragioneremo con la psicologa della scuola perché il loro uso venga percepito come un gioco, in modo da non aggiungere altre ansie ai piccoli». Anche per questo si sta pensando a scegliere apparecchi di vari colori, in tinta con le tonalità impiegate per identificare le classi. Il sistema ha anche una app che permette di monitorare i contatti nell’istituto, utile se dovessero essere necessarie verifiche in seguito a eventuali casi di positività. «I bracciali saranno indossati da tutti i lavoratori nella scuola – sottolinea Fabio Morandi, presidente della Cantoni –. Alle famiglie toccherà pagare un sovrapprezzo di qualche decina di euro al mese. Devolveremo questo contributo ad associazioni di volontariato».