Gianni De BIasi ha parlato a Radio Onda Libera

14.11.2017 22:30 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Gianni De BIasi ha parlato a Radio Onda Libera

Le parole di Gianni De Biasi, allenatore dell'Alavés nella Liga spagnola ed ex commissario tecnico dell'Albania.

Cosa deve fare stasera l'Italia per vincere e qualificarsi?

Deve giocare una partita da Italia vera. Nei momenti decisivi ci siamo sempre, penso che abbiamo tutte le possibilità di passare”.

E' necessaria una rivoluzione di modulo e di uomini?

Cambiare può essere pericoloso. Ma Ventura sa quel che fare, ha tanta esperienza”.

La Svezia è più insidiosa di quel che viene considerata?

A livello internazionale non c'è nulla di facile. Gli svedesi sono messi bene fisicamente e sanno chiudere gli spazi”.

Cosa è mancato in Svezia?

L'approccio e il coraggio sufficiente per giocarsi subito la partita a viso aperto”.

Tante critiche a Ventura e a Tavecchio: è paura di non andare al Mondiale o insoddisfazione alla radice per il commissario tecnico e i vertici federali?

C'è la paura di un'estate al mare senza gli azzurri ai Mondiali. Questa paura in fondo ce l'ha anche la Federazione”.

Qual è il vero limite del calcio italiano in questo momento storico?

La qualità. All'inizio del percorso delle qualificazioni pensavo che i giovani potessero crescere di più”.

Da venerdì notte in tanti chiedono un freno agli stranieri nel campionato per rilanciare il nostro calcio: è una soluzione?

No, può essere una soluzione tampone. Bisogna prendere maggiormente in considerazione e lavorare di più a livello di settori giovanili. In Germania e Spagna lo fanno. Il bacino d'utenza in Italia c'è, bisogna lavorarci di più e meglio”.

Lei è tornato in Spagna all'Alavés: che aria si respira da quelle parti?

Sono in una piccola società che è organizzatissima e crede molto nel vivaio. Abbiamo tanti giovani e ora cerchiamo di risalire la classifica. La sosta la stiamo affrontando con il cuore più leggero dopo l'ultima vittoria sull'Espanyol. Il calcio spagnolo è il più bello. L'Inghilterra ha sempre un fascino particolare ma in Spagna c'è grande qualità. Non c'è solo la sfida tra Barcellona e Real Madrid che può perdere con il Girona”.

Il Modena cancellato dal calcio professionistico dopo 105 anni di storia: ha allenato lì dal novembre 1999 al 2003 con una doppia promozione dalla C1 alla Serie A. Quanto le dispiace per questo epilogo?

Provo un grosso dispiacere e una delusione forte. Non avrei mai pensato a una fine del genere. Modena è una grande realtà economica e ha sempre rappresentato molto per lo sport”.