Giancarlo Abete ha parlato stamani a Radio Onda Libera

02.03.2015 14:48 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Giancarlo Abete ha parlato stamani a Radio Onda Libera

“Va fatto l'impossibile, con ogni sforzo, per far proseguire il Parma in questo campionato, sia per garantire una conclusione naturale della stagione sia per non avere un danno d'immagine a livello internazionale. Il problema del Parma in questo momento non è la massa debitoria, osservando che ci sono club in cui è superiore, ma i flussi di cassa con la totale assenza di risorse. Speriamo che in assemblea di Lega venerdì prossimo venga trovata una soluzione anche per le qualità tecniche e morali di Donadoni e dei giocatori”: l’ha detto Giancarlo Abete, vicepresidente dell'Uefa, presidente della Figc per 7 anni fino al giugno scorso, intervenendo a Radio Onda Libera. Abete ha aggiunto che “la situazione è in itinere e va seguita con grandissima attenzione. Il campanello d'allarme c'era stato con la vicenda dell'esclusione dall'Europa League, nonostante tutti i tentativi che il Parma ha fatto per essere ammesso con un problema di scadenze non rispettate. La Federcalcio ha prospettato interventi per determinare condizioni diverse sui requisiti per le iscrizioni facendo contare di più i flussi economici e i budget previsionali”. Abete ha poi detto che “i rischi del calcio, non solo italiano, sono la violenza e le scommesse. L'Uefa ne è consapevole. Non penso che sia un fatto solo italiano: ci sono Paesi dove i rischi sono molto superiori”. Sui Mondiali in Qatar nel 2022 nel periodo di Natale ha detto che “è una soluzione di necessità e una tantum. Non ci sono alternative. Si doveva semmai porre la questione quando è stata scelta la location”. Abete ha poi parlato di Claudio Lotito, dicendo che “è una persona molto preparata e che conosce bene il calcio. Ha sempre tenuto posizioni nell'interesse non solo della Lazio ma di tutto il movimento. Altro discorso è la modalità di presenza, così come i singoli comportamenti su cui non sta a me prendere posizione. Lotito quando ero presidente della Figc non ha mai superato certi ruoli”. Abete ha concluso ammettendo che “l’Italia non è più il primo Paese a livello calcistico, bisogna essere realisti. Ma comunque il sistema calcio sta meglio del sistema Paese. Diciamo che non è più quello degli anni d'oro quando c'erano i giocatori attratti da ingaggi fuori dal contesto europeo. Oggi sono altri club ad attrarre con fatturati e disponibilità largamente superiori. Però la Juve in Champions e 5 squadre in Europa League è qualcosa di importante”.