Federico Visconti e l'operazione al ginocchio: "Dopo l'azzurro e Sarnano... tornerò a calpestare presto l'erba più forte di prima!"

01.12.2015 08:03 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Federico Visconti e l'operazione al ginocchio: "Dopo l'azzurro e Sarnano... tornerò a calpestare presto l'erba più forte di prima!"

Questa mattina l'attaccante del Perugia Federico Visconti, in estate alla corte di Pierpaolo Bisoli nel ritiro do Sarnano, si è sottoposto all'intervento al ginocchio. Bello rileggere le sue parole di giocatore ben più maturo dei suoi 17 anni. "Pochi giorni e già mi manca tutto, a partire dalle sofferenze fino ad arrivare a tutte le gioie passate su quel rettangolo di gioco, ho stretto i denti quando c'era da stringerli, quando mi dicevano che non valevo niente, ero scarso, non potevo giocare ad alti livelli, la gente mi snobbava ma qualcosa cambiò totalmente e andai contro tutto e tutti e nel momento in cui nessuno credeva in me, ho tirato fuori le palle, quando c'era da tirarle fuori, sono stato protagonista un anno intero insieme alla mia squadra arrivando tra le 8 più forti d'Italia con gli allievi (prima volta nella storia del Perugia), ho conquistato la maglia azzurra grazie alla mia forza di volantá, sputando sangue ad ogni allenamento e all'aiuto dei miei compagni, arrivando a questa stagione dove ho guadagnato la convocazione nel ritiro di Sarnano con la prima squadra del Perugia, non essendo perfetto, questo è vero ho sbagliato tanto, ma sempre con la voglia dentro al campo di essere un guerriero, un lottatore. Ho mandato giù gli insulti e le critiche mangiando mer... e dimostrando sempre sul campo quello che valgo, arrivando ad oggi dove mi ritrovo a combattere per una cosa più grave, un infortunio, cosa che non dovrebbe mai accadere, ma ho scelto questo sport mettendo in conto anche questo, ogni volta che scendo in campo non scendo in con tutù e scarpette da ballerina, ma metto i chiodi sotto le scarpe perché oltre alla tecnica e alla bellezza ci sono valori che vanno oltre, metto in conto anche, che di fronte a me c'e' un avversario che in 90, 20 o 10 minuti che sto in campo sta con il coltello tra i denti e so, che se non ho la giusta cattiveria e la giusta voglia mi fa saltare per aria...quindi un infortunio nel mio cassetto lo avevo messo in conto, per arrivare sapevo che sarei dovuto passare anche da questo, quindi forza, coraggio, pazienza e tanta serenità. Tornerò a calpestare l'erba più forte di prima".