"Delusi quest'anno dall'Orvietana: troppi gli errori commessi"

17.03.2024 07:53 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Roberto Pace
"Delusi quest'anno dall'Orvietana: troppi gli errori commessi"

E’ sera, quando varchiamo la soglia degli uffici del Gruppo che fa capo al Presidente dell’Orvietana, Roberto Biagioli. C’è un gran movimento, con i capi cantiere impegnati a riferire al “capo” sull’andamento della giornata lavorativa. Per la società di calcio, tanta croce e poca delizia quest’anno, non c’è nessuno. Checché se ne voglia il settore calcio appare come la pecora nera del Gruppo:

“Sarei un bugiardo a dire che sono soddisfatto. E’ un anno nel quale abbiamo commesso tanti errori, io compreso, unitamente agli incaricati di seguire il progetto. Avrei dovuto dedicare alla squadra più attenzione, ma, come hai visto poco fa, il lavoro non me lo consente. Specie all’inizio, allorché venivano prese le decisioni per la costruzione della squadra e sarebbe servita maggiore lungimiranza in virtù delle nuove regole di tesseramento. Sono, altresì, preoccupato della posizione di classifica che ci vede a un passo dall’andare sotto, specie dopo le due ultime partite dalle quali aspettavamo almeno quattro punti e ne abbiamo preso soltanto uno.

Quello che mi ha dato più fastidio è stato l’approccio a due eventi che significavano molto per noi. Sono venute a mancare la voglia e la cattiveria agonistica che mi aspettavo e messe al primo posto anche nella testa di tutti quelli coinvolti direttamente in campo, come in panchina. Il pareggio nell’ultima di Ponsacco lo posso anche accettare, per le condizioni in cui si è giocato, ma la sconfitta precedente, in casa con la Sangiovannese, ancora non mi riesce digerirla.

Continuiamo ad avere il problema del goal. Ne abbiamo fatto pochi dall’inizio e la ruota continua a non girare. Della situazione, scarico parte delle responsabilità sulle nuove regole in vigore da quest’anno. Penso che sbagliare sia umano e ripeto, noi di sbagli ne abbiamo commessi parecchi, ma la Federazione doveva metterci nella condizione di riparare agli errori. I nuovi contratti, limitando quasi totalmente le possibilità di interrompere quello che è il nuovo rapporto di lavoro con i giocatori, consentono solo virtualmente il ritorno sul mercato. Quello definito di riparazione, col quale era possibile ovviare gli errori non esiste più, pena una dilatazione delle rose, insostenibile per la nostra e altre Società. Probabilmente, con una vista più ampia, sarebbe stato possibile fare qualcosa di meglio. Sapete meglio di me, come siano numerose le variabili che possono intervenire sul rendimento dei giocatori. Motivo valido, questo, per imporre, a chi decide, di fissare regole per tutelare le Società e non solo i tesserati. La strada per permettere la rifioritura del calcio, almeno a questo livello, non è quella intrapresa. A mio parere sortirà l’effetto contrario”.

La vita imprenditoriale ti ha portato a scalare montagne, guadare fiumi, a superare, insomma, ostacoli di ogni genere. Hai un asso nella manica anche per l’Orvietana?

“ Non sono un mago, guardo solamente in faccia la realtà. 

Tanto per cominciare vinciamo la prossima partita in casa. Compito, mi rendo conto, complicato per l’inconsistenza del nostro attacco che, oltre a segnare pochissimo non riesce a tenere un attimo la palla. Un’incapacità che si riflette sulle altre linee, costantemente sotto pressione. Non faccio nomi, ma le partite sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo cambiato l’allenatore, la musica, però, è sempre la stessa. Quando si va in campo per una partita da vincere l’atteggiamento dovrebbe essere adeguato. I nostri, giocatori e staff, prendano esempio dal Ponsacco, cui rientrare nei play out, incerti comunque, è ormai l’unico obiettivo. Loro hanno dato l’anima. Non ho visto lo stesso da parte nostra, a replica di quanto accaduto la domenica precedente. Non sono, quindi, d’accordo con Antonio (Rizzolo), quando, in un’intervista parla di “buon punto” e rimarca su qualche assenza. Completo il discorso con la maglietta del loro portiere, che era ancora pulita dopo una gara giocata su un campo ridotto a palude”.

Oramai, il Presidente si è sciolto, diventando incontenibile

“ Abbiamo una panchina pesante, almeno alla voce “uscite” del bilancio. Sono stanco sentir parlare di assenze come, questo devi scriverlo, di non vedere in formazione, dal primo minuto, qualche panchinaro che ha dato prova, in passato, di possedere il carattere giusto per affrontare partite molto tirate. Capisco e rispetto l’allenatore, che può avere una visione più completa per quanto capita in settimana, ma gli ultimi approcci non mi sono affatto piaciuti e non credo neanche possano essere i fuori quota a risolvere i problemi, pur riconoscendo la crescita e l’impegno di Mafoulou. E non posso dimenticare Marricchi. Con le sue parate ha fatto più punti degli attaccanti.”.

Biagioli, di contro, ne ha anche per Stampete (squalificato per tre giornate):

“ Ha compiuto un gesto insulso e ingiustificabile, con l’aggravante d’essere in campo da due minuti appena. Prenderemo un provvedimento adeguato alla gravità di quanto commesso”.

Conclude, ripetendo quanto già detto al tecnico:

“ Caro Antonio, forse è l’ora di usare meno carota e più bastone”.