Comune di Perugia: bilancio di previsione 2014-2016 ed ecco che c'è da sapere su Imu, Tasi e Tari

27.09.2014 19:13 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Comune di Perugia: bilancio di previsione 2014-2016 ed ecco che c'è da sapere su Imu, Tasi e Tari

Il Consiglio Comunale di Perugia ha approvato, con xx voti a favore il bilancio di previsione 2014-2016.
La preconsiliare è stata illustrata dal Presidente della II Commissione Vignaroli e dall’Assessore al Bilancio Cristina Bertinelli.

Nel dettaglio si tratta di un bilancio da oltre 426 milioni di euro (di cui per le entrate: circa 194 milioni di entrate correnti, 33 milioni di entrate in conto capitale, 124 milioni di anticipazione di tesoreria e 21 milioni di entrate per conto di terzi e partite di giro; per le spese: 185 milioni di spese correnti, 81 di spese in conto capitale, 11 di rimborso prestiti, 124 di anticipazioni di tesoreria, 21 spese per conto terzi e partite di giro), che sconta, fra l’altro, il persistere dell’azione di impoverimento delle amministrazioni locali da parte del Governo centrale con tagli significativi sui trasferimenti. Rispetto al 2013, infatti, si registrano tagli al fondo di solidarietà comunale pari ad ulteriori 2,2 milioni di euro (meno 13%), nonchè un’ulteriore decurtazione (prevista dal D.L. 66/2014) pari a 0,8 milioni di euro (per un complessivo meno 19,70%). Per i prossimi esercizi 2015 e 2016, i tagli si aggirano nell’ordine degli 1,2 milioni di euro.

Il riequilibrio di bilancio è stato reso possibile, ha detto l’Asessore, riportando gli impegni di spesa a livello del 2013 e grazie ad un’azione di rinegoziazione dei contratti con fornitori di servizi, avvenuta in modo armonico e condiviso che ha consentito di individuare aree di recupero di efficienza razionalizzando la spesa senza penalizzare i servizi erogati al cittadino.

A fronte di uno squilibrio di 9,5 milioni, la Giunta ha deciso di intervenire con provvedimenti a carattere di urgenza riuscendo a raggiungere il pareggio di bilancio in maniera rigorosa, riallineando i conti e reperendo le risorse necessarie a finanziare anche quei crediti di dubbia esigibilità che per criteri di responsabilità e prudenza finanziaria non potevano non essere considerati.

Il carattere di urgenza derivante dai tempi e modi con cui si è arrivati all’approvazione di un bilancio di previsione in agosto per un esercizio per i due terzi ormai concluso, non ha di fatto reso possibile la riduzione della fiscalità generale.

Entrando nel dettaglio della manovra, sotto il profilo della fiscalità locale, va registrata l’introduzione della IUC –Imposta unica comunale - che comprende le componenti IMU, Tasi e Tari.

L’imu, non applicabile sull’abitazione principale in quanto cancellata dalla legge di stabilità 2014 (legge 147/2013 art.1 comma 707), ad eccezione di alcune categorie catastali di immobili, resta confermata all’aliquota dell’1,06% sugli altri immobili. Il gettito è pari a quello dell’anno 2013, con l’aggiunta del recupero evasione fiscale per circa 2 milioni di euro.

La Tasi è stata applicata solo sulle abitazioni principali, nella misura massima consentita per il 2014, ossia 0,25% oltre alla maggiorazione dello 0,8 per mille introdotta per il finanziamento di detrazioni d’imposta.

La Tari è stata approvata nella misura che consente l’integrale copertura del piano economico finanziario del servizio, tenuto conto anche delle modifiche dei coefficienti necessarie a seguito dell’emanazione del D.L. 16/2014. La componente Tari della Iuc ha un effetto “neutro” sul bilancio comunale, in quanto la spesa complessiva del servizio è interamente coperta dalla tariffa, fatta salva la morosità pregressa.

L’addizionale comunale all’IRPEF non subisce variazioni rispetto all’aliquota dello 0,8% applicata nel 2013 e resta confermata la fascia di esenzione fino ad € 12.500,00 di reddito lordo.

L’imposta di soggiorno è confermata nella misura dell’esercizio 2013.

Per il resto è stata assunta l’invarianza delle tariffe degli altri tributi di competenza comunale.

Il bilancio rispetta i vincoli in materia di indebitamento sulla scorta degli indirizzi di non contrarre mutui e prestiti per il finanziamento degli investimenti, privilegiando l’utilizzo di fonti proprie (permessi a costruire ed alienazioni patrimoniali).

Per effetto di ciò l’indebitamento del Comune in fatto di mutui ed obbligazioni scende dai circa 133 milioni del 2013 ai 121 milioni del 2014.

Il bilancio di previsione 2014-2016 rispetta, in ogni caso, il pareggio finanziario di competenza.

“Nei giorni scorsi– ha sottolineato l’Assessore Bertinelli facendo una valutazione generale della manovra - su diversi organi di stampa è stato scritto che, poiché la Giunta è riuscita a definire il Bilancio Preventivo 2014 ciò starebbe a significare che nessun “buco di bilancio” è stato lasciato in eredità dalla precedente amministrazione.

A tale riguardo appare opportuno e necessario esprimere alcune precisazioni.

In primo luogo vale la pena far presente che né il Sindaco né alcun componente della Giunta ha mai utilizzato il termine “buco di bilancio”, perché si tratta di un’espressione atecnica ed, in particolar modo, perché non è la fase di definizione del bilancio preventivo quella che consente di rilevare eventuali “squilibri e criticità strutturali” attribuibili alle precedenti gestioni.

In fase di predisposizione del Bilancio Preventivo dell’Ente, l’attuale Giunta si è trovata a dover colmare uno squilibrio di parte corrente di circa 9,5 milioni. Questione peraltro confermata anche dal precedente Assessore al Bilancio, professoressa Livia Mercati, in occasione di un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione il 2 agosto scorso.

Per quanto riguarda l’accertamento di eventuali situazioni di squilibrio “ereditate” dalla/e precedente/i amministrazione/i, sarà necessario, una volta ultimato l’iter di approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2014, che l’attuale amministrazione effettui una ricognizione di alcune poste di bilancio con particolare riguardo ai Residui Attivi (che per l’Ente rappresentano crediti da incassare).

Vale peraltro la pena far presente che il Comune di Perugia dal 2011 sta utilizzando in maniera estremamente intensa la cosiddetta anticipazione di tesoreria arrivata al 31 dicembre 2013, come mai accaduto in precedenza, con un saldo a debito, quindi non restituito, di oltre 22 milioni di euro. A mero titolo informativo si ritiene opportuno porre in evidenza che, per il solo esercizio 2014, il ricorso all’anticipazione finanziaria, in termini di oneri finanziari a carico del Comune, è stimato in circa 800-900 mila euro. Una delle motivazioni più frequenti che inducono all’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria in maniera strutturale, è rappresentata dalla scarsa capacità dell’ente di incassare i crediti esposti nei Rendiconti annuali (bilanci annuali consuntivi) con conseguente disallineamento finanziario tra i tempi di incasso e le scadenze di pagamento della spesa (che hanno causato il suddetto indebitamento corrente). Ne’ sembra che fino ad ora siano state poste in essere significative misure correttive sul fronte del contenimento della spesa corrente.

Bisognerà quindi analizzare con estrema cura tutte le posizioni creditorie accumulate dall’ente nel corso degli anni ed ancora esposte in bilancio e rilevare tutte le eventuali situazioni di dubbia, impossibile o difficile esigibilità e, conseguentemente: valutare la correttezza delle motivazioni in funzione delle quali tali crediti (residui attivi) sono stati mantenuti nei conti annuali; valutare se il fondo svalutazione crediti tempo per tempo appostato sia stato effettivamente in grado di coprire le criticità derivanti da tale gestione.

In tale difficile contesto è stata improntata una manovra di bilancio 2014/2016 di estrema difficoltà, tenuto conto che 8/9 mesi dell’esercizio finanziario sono già decorsi.

Rispetto alle richieste effettuate dai servizi ed alla riduzione ulteriore dei trasferimenti erariali, si è resa necessaria una manovra di circa 9,5 milioni di euro che ha necessitato la rivisitazione degli stanziamenti di spesa richiesti dagli uffici riconducendoli, ove possibile e per circa 5,5 milioni di euro, alla spesa impegnata nel 2013 e per oltre 2 milioni di euro alla ricontrattazione dei contratti in essere senza conseguenze sul lato dell’occupazione.

Per la parte restante, sul versante dell’entrata è stato previsto l’incremento della posta riguardante il recupero evasione (in particolare Ici e Imu per circa 1 milioni di euro).

Altre entrate sono state previste in incremento in ragione del trend degli incassi e della redditività del patrimonio.

E’ stata altresì allocato un congruo fondo crediti di dubbia esigibilità a garanzia delle entrate che evidenziano criticità nella riscossione.

Tutto ciò al fine di fornire un quadro generale che possa far comprendere il perchè non è stato possibile ridurre immediatamente l'imposizione locale, obiettivo che l'attuale Giunta si pone comunque di perseguire nel prossimo futuro”.

Con l’approvazione del bilancio, che ha richiesto un lavoro articolato, approfondito, complesso ed anche difficile – ha concluso l’Assessore - la Giunta ha saputo dare una risposta efficace ad una situazione di emergenza, che ha assorbito larga parte del lavoro di questi primi mesi, mettendo in sicurezza il bilancio e creando le premesse strutturali per l’avvio di una fase nuova di revisione della spesa e di una necessaria attività di riprogettazione organizzativa. L’obiettivo è di arrivare ad una maggiore efficientazione dell’intera macchina pubblica, che produrrà effetti significativi nel bilancio 2015, il primo vero bilancio della Giunta Romizi, nel quale si prevedono interventi volti alla riduzione della fiscalità generale.

 

EMENDAMENTI
Approvati tutti e sette gli emendamenti: 6 proposti dal Sindaco Romizi, 1 dal capogruppo di Forza Italia Sorcini.
Con il primo sono stati aggiunti 239.006,81 euro, quale contributo dell’Unione Europea, per l’intervento di riqualificazione energetica della scuola dell’infanzia di Ponte Valleceppi.
Il secondo ha permesso di inserire a bilancio il contributo, pari a 156.989,37 euro, del Ministero dell’Interno per il fondo per la sicurezza urbana e la tutela dell’ordine pubblico.
Il terzo, meramente tecnico, ha modificato la preconsiliare 16/2014 sul bilancio di previsione inserendo il seguente periodo: “tenuto conto della nota del Ministero dell’Interno del 17.9.2014, si attesta e dà atto della verifica positiva del permanere degli equilibri di bilancio ai sensi dell’art. 193 d.lgs 267/2000.
Il quarto emendamento ha modificato il piano triennale delle opere pubbliche, relativamente all’anno 2014, aggiungendo la somma di 15.000 euro per la conversione funzionale ed adeguamento normativo del piano 1° della palazzina di Via XIV settembre che ospita il Tribunale Penale da archivio a sala udienza. La somma relativa è stata tolta con riferimento al miglioramento della vulnerabilità sismica degli uffici giudiziari di via Baglioni.
Tramite il quinto e sesto emendamento è stato possibile aggiungere al piano delle opere pubbliche, spostandola poi dagli interventi previsti per il 2015 a quelli previsti per il 2014, la somma di 480.499,40, quale contributo della Regione dell’Umbria per il miglioramento della vulnerabilità sismica mediante consolidamento delle sale Gotica e Salara del Palazzo del Capitano del Popolo.
Infine l’ultimo emendamento (Sorcini-F.I.) ha consentito di recepire il contributo regionale di 200.000 euro per la ristrutturazione del Teatro Pavone.