Chiesta commissione di controllo su appalto gestione Santa Giuliana, PalaEvangelisti e PalaPellini: ecco perchè

26.07.2016 08:58 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Chiesta commissione di controllo su appalto gestione Santa Giuliana, PalaEvangelisti e PalaPellini: ecco perchè

I gruppi consiliari comunali di PD e Socialisti Riformisti hanno presentato la richiesta di attivazione della Commissione Controllo e Garanzia sulla verifica della gestione e dell’affidamento in concessione di Palasport Evangelisti, Palazzetto Pellini e Complesso sportivo Santa Giuliana. All’incontro di oggi hanno partecipato i consiglieri Mencaroni, Bistocchi, Bori, Borghesi, Mirabassi, Miccioni e Vezzosi. Aprendo la conferenza, il capogruppo Mencaroni ha sottolineato che le tre strutture (Evangelisti, Pellini e Santa Giuliana) citate sono fondamentali per lo svolgimento delle attività sportive a Perugia. “Se ci troviamo qui oggi è perché siamo costretti a constatare con rammarico che nei tre impianti ci sono gravi problemi: innanzitutto per il degrado in cui versano, ma altresì per le difficoltà concernenti la gestione da parte dell’aggiudicatario dell’appalto”. Quest’ultimo aspetto – segnala Mencaroni – riguarda soprattutto l’Evangelisti, ove da tempo si è aperta una querelle tra Comune, Kronogest e Sir Volley. Il rischio che la società pallavolistica di A1 possa emigrare altrove rappresenterebbe un grave danno per la città, spezzando di fatto il fortissimo legame che unisce i tifosi al volley. Peraltro, continua Mencaroni, è noto che l’Evangelisti viene da sempre utilizzato anche da tante altre società ed associazioni di cittadini che, all’unanimità, hanno in questi mesi palesato i loro dubbi e timori sulla possibilità di riprendere l’attività a far data dall’avvio della stagione sportiva il prossimo settembre.

“Ci preoccupa, inoltre, la denuncia fatta nei mesi passati (aprile 2016) dai sindacati che, con un’apposita lettera inviata a Kronogest e Comune di Perugia, hanno segnalato le molteplici difficoltà che si trovano ad affrontare i lavoratori della società gestrice. Nella missiva citata, infatti, si segnala l’inadeguatezza del numero dei lavoratori utilizzati, pari ad 8 (di cui 7 turnisti) rispetto ai 10 indicati nell’offerta di gara, con conseguente aggravio dei turni di lavoro.

“Per questo – ha concluso Mencaroni – abbiamo deciso di attivare sul punto la Commissione di Controllo e garanzia per fare chiarezza sull’appalto e sulla gestione degli impianti, con particolare riguardo al puntuale adempimento di tutti gli obblighi contenuti nel capitolato. Come opposizione vogliamo verificare la correttezza di tutti gli atti e capire se l’Amministrazione sta facendo di tutto per rendere fruibili gli impianti e garantire il diritto dei cittadini a praticare le attività sportive”.

A fare la cronistoria della vicenda c’ha pensato il consigliere Tommaso Bori, il quale ha ricordato come l’Amministrazione avesse, inizialmente, pubblicato un primo bando (con determina dirigenziale 73 del 6 agosto 2015), poi revocato in autotutela con determina 90 del 24 agosto. Ne è seguito un secondo bando, pubblicato con determina 132 dell’8 ottobre 2015, cui è seguita l’aggiudicazione a Kronogest con determina n. 211 del 22 dicembre 2015. Nel mezzo si colloca (26 agosto 2015) la diffida inviata dal gruppo Pd a sindaco, assessore competente e dirigente con cui si invitava l’Amministrazione a ristabilire la legalità revocando gli avvisi pubblici.

Bori ha ricordato che Kronogest non esisteva al tempo della pubblicazione del primo bando, essendo stata creata un mese prima del secondo ed ultimo bando.

“Appare strano – ha segnalato il consigliere – che Kronogest, viste le premesse, sia riuscita a vincere l’appalto, peraltro mostrando una potenzialità di investimento di circa 1,8 milioni di euro, pur avendo un capitale sociale di 10mila euro e nessun bilancio da produrre trattandosi di società neonata”.

Bori ha riferito come Kronogest abbia preso in carico i lavoratori precedentemente impiegati nei tre impianti, ma con tantissime criticità gestionali, tutte puntualmente evidenziate dai sindacati.

“Crediamo insomma che tre grandi impianti, come quelli in analisi, non possano essere affidati, come invece accaduto, ad una società neonata e senza alcuna esperienza sul campo. Tutte queste questioni, ora, saranno chiarite in V commissione, partendo dall’analisi sulla assoluta trasparenza del bando di gara”. Bori ha concluso evidenziando che il rapporto tra il gestore e le società sportive che usufruiscono dei tre impianti non è dei migliori, come conferma la vicenda Sir Volley. A ciò si aggiunge il totale degrado di almeno due di essi, il Pellini (non a norma) ed il Santa Giuliana (in condizioni d’impraticabilità). Ciò che si vuole capire, prima di tutto, ha commentato la consigliera Erika Borghesi, è se la convenzione tra Comune e Kronogest sia stata firmata o meno, dato che l’appalto è stato assegnato ormai da diverso tempo (8 mesi circa); sul punto, infatti, non è stata fatta ancora chiarezza. Appare preoccupante, anche a detta di Borghesi, che il gestore abbia posto in essere un rapporto così conflittuale con le società sportive, partendo dalla Sir Volley.

Circostanza, quest’ultima, confermata anche dalla stessa società pallavolistica, presente alla conferenza stampa con il suo general manager Rizzuto.