25 anni fa l'incidente di Luca Panichi in sella ad una bici: oggi il suo racconto di quel giorno e della vita

18.07.2019 13:45 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
25 anni fa l'incidente di Luca Panichi in sella ad una bici: oggi il suo racconto di quel giorno e della vita

Questo il racconto di Luca Panichi. "25 anni fa nella cronoscalata del Giro dell'Umbria internazionale dilettanti, fui travolto da un auto nel tratto che da Viterbo porta a San Martino al Cimino, nello stesso luogo dove un anno prima vincemmo la classifica finale a squadre e individuale del Giro, con il grande Daniele Cignali, nell Audax Piobbico guidata dal mitico Bibi! Ora ho 50 anni e parte simbolicamente una nuova fase della mia vita, senza soluzioni di continuità! Gli avvenimenti accadono nelle più disparate modalità e la vera differenza si può fare sempre partendo da noi stessi: è dentro di noi che vive la molla della vita, e l opportunità di metterla in moto rimane un dono prezioso da custodire e far crescere, condividendosi e contaminandosi con la famiglia, gli amici, con gli altri, con tutti!. Il mio amore per il ciclismo e la gioia del vivere non sono mai venute meno; qualsiasi negatività non può farti arretrare, ma semmai aumentare il desiderio di esserci e di sorridere! Le prime lacrime dopo l incidente le versai ad un anno esatto di distanza, quando ebbi la notizia in Germania, mentre facevo riabilitazione, della morte di Fabio Casartelli al Tour de France! In quel dolore immenso, dentro quella tragedia, elaborai la mia disavventura comprendendo ancor di più di essere fortunato a poter continuare nel perseguire le mie passioni di vita. Non è un caso se ogni anno, nell incredibile Gp Capodarco, vado a celebrare la memoria di Fabio attivamente, correndolo da ciclista, e dando il premio personale all atleta più combattivo, in un abbraccio energetico ai genitori di Fabio, ad Annalisa, a Marco, agli organizzatori, a tutti gli atleti, alle squadre e agli appassionati! La memoria dell immenso Fabio Casartelli, del Pirata, e dell Aquila di Filottrano, e di tutti coloro che non hanno potuto proseguire a vivere e narrare la propria vita, continua a sedimentarsi dentro di me in questo mio abbraccio incondizionato alla vita, ai sorrisi, agli orizzonti desiderati! Sempre Avanti tutta, è così!".