Anche il maestro Alberto Burri tifava Perugia: la conferma da Ilario Castagner

20.08.2016 12:55 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Anche il maestro Alberto Burri tifava Perugia: la conferma da Ilario Castagner

“Alberto era un tifosissimo, quasi un Ultras”. È questo il Burri che non ti aspetti e che è, invece, emerso dai ricordi di Ilario Castagner in occasione dell’evento dedicato appunto al grande artista tifernate, organizzato nell’oratorio di San Crescentino, a Morra di Città di Castello con la partecipazione dei calciatori della formazione Under 15 serie A e B del Perugia calcio, in ritiro precampionato proprio nella località altotiberina. L’ex allenatore della ‘squadra dei miracoli’ ha snocciolato aneddoti sulla grande passione di Burri per il calcio e per i grifoni in particolare. “Era sempre con noi – ha raccontato Castagner –, anche in ritiro, tant’è che, a un certo punto, poteva sembrare un dirigente della società. Insieme anche a Silvano Ramaccioni e Franco D’Attoma parlavamo dei giocatori che avrebbero dovuto scendere in campo e analizzavamo le squadre avversarie”. “Nella stagione dell’imbattibilità – ha proseguito il ‘Mister’ –, quando vincemmo a Bergamo contro l’Atalanta, riuscendo il Perugia per la prima volta nella storia a conquistare il primo posto in solitaria nella classifica di serie A, Alberto non stava più nella pelle e volle regalare a ogni giocatore una copia di una sua opera in cui era raffigurato un occhio di grifo. I nostri rapporti proseguirono anche in seguito, quando lui si trasferì a Nizza per motivi di salute e io gli inviavo le videocassette con le partite del Perugia, cosa di cui lui era molto felice”. Ad accompagnare Castagner nel racconto, alla scoperta del lato meno conosciuto dell’artista, anche Giuseppe e Giacomo Fortuni, figli di Tito Fortuni, autore del libro ‘Alberto Burri, un’amicizia’, presentato in questa occasione. “Mio padre è stato un grande amico di Burri – ha spiegato Giuseppe Fortuni – e da giovani militarono nella stessa squadra di calcio. Burri, tra l’altro, era un bravissimo attaccante. Sono diventati, poi, tifosi sfegatati del Perugia fino alla fine dei loro giorni”. “Una sera – ha aggiunto Giacomo Fortuni – il pittore portò i giocatori del Perugia nella sua casa di Città di Castello. Dopo cena, voleva avere la pretesa di insegnare a Speggiorin, grande attaccante della squadra dei miracoli, come si tirassero i rigori. Fece, invece, un movimento sbagliato rischiando di cadere in maniera rovinosa ma Della Martira, centrale difensivo del Perugia, lo riprese al volo salvandolo”. All'incontro ha partecipato, tra gli altri, anche Mauro Lucarini, direttore generale del Perugia calcio. “È veramente piacevole  – ha concluso Lucarini – ascoltare i nostri ragazzi così entusiasti di questa esperienza. Hanno riscoperto dei valori che oggi non è facile trovare. Ci auguriamo perciò che questa iniziativa possa ripetersi”.