Ve lo ricordate per lo scontro con Comotto? Ora vuole portare in serie D il Tavernelle a suon di gol...

04.07.2015 15:53 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: ParmaLive
Ve lo ricordate per lo scontro con Comotto? Ora vuole portare in serie D il Tavernelle a suon di gol...

Ai microfoni di SportLive, l'ex attaccante del Parma Alex Gibbs parla della sua esperienza al Parma, dove è cresciuto, iniziando con l'esordio in Europa: "Giocavamo in casa (Parma-Siviglia, ritorno degli ottavi di finale, 17 marzo 2005, ndr): tornavo dopo dieci mesi d’infortunio al ginocchio, feci una partita con la Primavera e il tecnico Carmignani mi convocò per la Coppa. Andò abbastanza bene, mi marcò Sergio Ramos. Prima della gara ero in camera con Marco Rossi (difensore, lo scorso anno a Perugia, ndr): era tutto il giorno che non mi sentivo bene, mi alzai dal letto e, a due ore dalla partita, scoprii di avere la febbre a 39. Chiamai il massaggiatore e mi feci dare due Tachipirine, chiedendogli di non dire nulla a nessuno. Dopo la partita ero a pezzi ma, essendo l’esordio, andai in discoteca con gli amici a festeggiare. La mattina seguente ero in coma! Dopo quella gara ne ho giocate altre in UEFA ma ho dovuto fermarmi perché il ginocchio si era gonfiato di nuovo. Pro Patria? Parlai con il Parma, che puntava su di me. Io però avevo bisogno di giocare per riprendermi: c’era la possibilità di andare al Southampton, avevo avuto contatti anche con una società turca e con una belga. Alla fine venne fuori l’opportunità della Pro Patria, che a pensarci adesso… Il mio procuratore mi disse c’erano giocatori importanti come Tramezzani, Valtolina e Ambrosetti e che la squadra sarebbe salita in B. Alla Pro Patria ho avuto degli infortuni: mi sono curato a Parma per i problemi al ginocchio, poi sono tornato a Busto Arsizio a ottobre ma in seguito ho avuto uno stiramento al flessore e sono stato fermo tre mesi. In più ci ho messo del mio, pensando a uscire la sera anziché concentrarmi di più sul recupero e sugli allenamenti. Tornare? Non credo, sinceramente. Io ho parlato con il presidente del Tavernelle: voglio portarli in D e smettere di giocare qui. Se dovessi sognare e indicare una squadra dove fare la mia ultima stagione e la mia ultima partita direi il Monza, che mi ha preso ragazzino e mi ha fatto esordire in C a 17 anni".