Forse le scuole nemmeno riapriranno: promossi anche i meno bravi con un 6 "politico"? Lo si vuol evitare, ma...

20.03.2020 15:17 di Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: Antonello Menconi
Forse le scuole nemmeno riapriranno: promossi anche i meno bravi con un 6 "politico"? Lo si vuol evitare, ma...

Si deciderà nelle prossime ore. Anche in Umbria le scuole resteranno chiuse quasi sicuramente fino ai primi di maggio, ma forse anche fino alla fine dell’anno scolastico. Per saperlo bisognerà aspettare i dati sui contagi dei prossimi giorni. Si sta studiando come alleggerire l’esame di maturità, se è possibile cancellare quello di terza media. E’ stato chiesto ai professori di dare i voti nelle loro lezioni online. Alle elementari si potrà valutare più l’impegno del raggiungimento delle competenze, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si valuterà anche la parte del programma svolta. Se non si tornerà a scuola prima della fine dell’anno, queste valutazioni costituiranno i voti del secondo quadrimestre. Uno dei nodi più difficili da sciogliere in queste ore per il Ministero dell’Istruzione è quello delle promozioni a valanga. Ha detto la ministra Azzolina che lei è «contraria al 6 politico» e che non vorrebbe arrivare a tanto. Ma è altrettanto chiaro che, vista l’eccezionalità della situazione e i rischi di ricorsi dall’esito molto incerto in caso di bocciature, si finisca per assicurare il passaggio all’anno successivo a tutti. A giustificarlo formalmente potrebbe essere il fatto che, con le lezioni a distanza, spesso ridotte nell’orario e nei contenuti, nessuno o quasi potrà essere stato in grado di acquisire i risultati di apprendimento che sono richiesti per legge. Dunque, l’anno prossimo ci dovrà essere un «recupero» dei programmi per tutti, bravi e meno bravi. Gli esami di Maturità, essendo esami di Stato, sono uno dei problemi più complessi per il Miur: di sicuro, ha detto la ministra Azzolina l’esame sarà più leggero. Ma quanto più leggero? Le ipotesi intorno alle quali si discute in queste ore sono queste:

-Invalsi e alternanza scuola-lavoro sono abolite;
-L’ammissione di tutti gli studenti, anche quelli che nel primo quadrimestre avevano delle insufficienze;
-Le commissioni d’esame sono interne come quelle della terza media;
- La seconda prova sarà ridimensionata o addirittura abolita nel caso la chiusura delle scuole arrivi alla fine dell’anno;
- L’orale potrebbe diventare una tesina o tesi vera e propria nella quale gli studenti espongono un loro progetto multimateria, che prepareranno in questi mesi (un po’ come avviene per l’esame di terza media);
- Per quanto riguarda la prima prova, quella che era il tema, la tendenza è a tenerla in vita perché in assenza di una vera e propria valutazione del secondo quadrimestre è necessario avere più di una prova per poter valutare gli studenti. Il punto non è promuovere quelli che sono deboli, ma di dare voti motivati anche a chi va bene a scuola: il voto di maturità serve per chi vuole fare l’Università all’estero, e viene molto valutato;
- C’è anche l’ipotesi però di ricorrere al solo orale: è stato già fatto per i quasi mille studenti dell’Aquila dopo il terremoto del 2009, anche se non è certo la preferita della ministra Azzolina. Nella zona dell’epicentro del terremoto da aprile le scuole furono inagibili, ai ragazzi mancavano anche i libri e dunque fu deciso di procedere eccezionalmente ad una maturità super leggera.

Per quanto riguarda l’esame di terza media, il cui voto serve non solo a concludere il primo ciclo della secondaria, ma anche per i concorsi pubblici, c’è l’ipotesi di ridurlo al massimo, al tema più tesina o anche solamente ad una tesina. Si sta cercando di capire se è possibile l’eventualità di non farlo.

L’anno scolastico non sarà allungato a meno di ripensamenti da parte della ministra Azzolina nelle prossime settimane. Contro l’allungamento dell’anno scolastico ci sono anche altre ragioni tra cui la necessità di chiudere esami e adempimenti vari entro la fine di luglio perché subito dopo Ferragosto possano cominciare gli adempimenti per il nuovo anno scolastico: non va dimenticato che se non si faranno i concorsi o arriverà una sanatoria o l’anno prossimo si rischia di cominciare con oltre 200 mila supplenti.