Dalla Curva Nord alla panchina come dirigente, passando... per il cinema! Lo riconoscete l'ultrà Moreno nella sua nuova vita?

30.01.2019 13:44 di Antonello Menconi   vedi letture
Dalla Curva Nord alla panchina come dirigente, passando... per il cinema! Lo riconoscete l'ultrà Moreno nella sua nuova vita?

Lo riconoscete nella foto? Lo avete visto in Curva Nord allo Stadio Curi? Lo avete visto come attore al cinema? Ebbene, ora per lui inizia una nuova vita. Conosciuto da molti con il nomignolo di “pastasciutta”, lui è Moreno Maitini (nella foto by Andrea Pomponi) ed ha iniziato una nuova vita. É infatti diventato il nuovo dirigente accompagnatore della Pontevecchio in Eccellenza, con allenatore Luca Grilli. Lui, Moreno, ha abbandonato per sempre la curva, dove per anni è stato il suo posto. “Sì, non andrò più in curva, anche se allo stadio quando posso andrò e mi siederò in gradinata o in tribuna. Penso che bisogna fare largo ai giovani in curva e devo dire che oggi ci sono bravi giovani e ho ritenuto appendere la sciarpa al chiodo, laddove la curva oggi dimostra un gran senso di maturità, ma sarò il loro primo tifoso sempre e dico avanti Curva Nord ostinatamente AC Perugia”. Ora Moreno ha fatto una scelta diversa… “Nel calcio le ho provate tutte, dagli anni da calciatore fino alla Juniores della Pontevecchio, poi da preparatore dei portieri ad allenatore di squadre del CSI, da ultras per tent'anni con la prima trasferta a Jesi il 15 maggio 88 come regalo del mio quindicesimo compleanno e sino alla trasferta di Venezia nei playoff off nel giugno del 2018. Oggi entro a far parte e a coronare un sogno che avevo da ragazzo, ovvero diventare dirigente della squadra di calcio del mio paese, visto che sono nato e cresciuto a Ponte San Giovanni proprio in via Pontevecchio”. In verità era già stato nella Pontevecchio come dirigente degli esordienti con Diego Falcinelli e Daniele Fioretti ome coppia di attacco. “Ma allora – dice - era più difficile tenere a bada certi genitori che insegnare il rispetto ai ragazzini. Mi domandavo sempre che nei settori giovanili ci sarebbero stati più daspo che fra gli ultras la domenica ed è per questa ipocrisia che smisi. Oggi sono in prima squadra e ai giocatori che vanno in campo chiedo rispetto, educazione, grinta e determinazione”. Quale futuro quindi per Moreno in questo calcio? “Non nascondo che punto ad arrivare un giorno alla presidenza sperando che chi ama la Pontevecchio torni a far parte di questa società e torni a casa, come diciamo noi figli del Tevere, ricreando quella famiglia, quella socializzazione di paese attraverso lo sport più conosciuto al mondo. Quella famiglia che ci ha portato alle soglie della C2 e a vincere la Coppa Italia dilettanti contro la squadra di una città come Caserta. Oggi sono in panchina al fianco di Luca Grilli, che paradossalmente ho conosciuto in trasferta nel pullman della Brigata anni fa quando non aveva squadra da allenare e poi sono diventato il suo primo tifoso negli anni di Bastia. Ora siamo insieme per raggiungere nuovi traguardi”. Strano vedere oggi “pastasciutta” con i colori rossoverdi… “E' un po' un casino infatti – dice sorridendo - ma sulla giacca di rappresentanza lo stemma l'ho fatto fare verdeoro, ma ricordo che il rossoverde della Pontevecchio viene dalla maglia del campione italiano di ciclismo nel ciclocross nel 1951 che negli anni a forza di lavarsi diventò rossoverde...”.