Cristian Betti ancora sindaco di Corciano! Analisi delle elezioni tra meriti ed errori (tanti...)

12.06.2018 16:14 di  Antonello Menconi   vedi letture
Cristian Betti ancora sindaco di Corciano! Analisi delle elezioni tra meriti ed errori (tanti...)

Quindi, Cristian Betti si ritrova ad essere ancora il sindaco di Corciano. Come previsto. Sì, era chiaramente prevedibile che lo diventasse senza andare al ballottaggio. Non lo era forse all'inizio della campagna elettorale perché sulla scia di quanto era da poco accaduto in occasione delle elezioni politiche, era nell'ordine delle cose poter pensare che qualcosa di nuovo potesse accadere anche a livello locale. Poi, però, gli avversari hanno lasciato di fatto progressivamente il campo al sindaco uscente e si è arrivati ai giorni immediatamente precedenti al voto che era diventato ormai tutto scontato (pensarla diversamente significava chiaramente non avere il polso della situazione). E pensare (con il rammarico degli sconfitti…) che spostando da una parte all'altra poco più di 400 voti si sarebbe arrivati al ballottaggio (dove poi avremmo assistito un'altra storia, ben più incerta, come ci hanno insegnato le ultime elezioni amministrative a Perugia). Tanti, troppi, gli errori commessi dalle liste oggi all'opposizione, a fronte invece di un'organizzazione e di una fiducia che (unitamente al classico porta a porta, oggi diventato strada per strada) sono stati trascinanti per il centro sinistra, i cui candidati hanno fatto un lavoro minuzioso ed attento. Intanto, va detto che Betti partiva con il vantaggio di aver governato questo territorio trovandosi molto spesso tra la gente e facendo della disponibilità una delle sue qualità principali (cosa che ad esempio che non aveva in questa misura chi nei mandati precedenti Nadia Ginetti, che aveva caratterizzato il proprio operato in maniera diversa). La gente questo lo ha apprezzato e il suo essere spendibile anche come bravo ragazzo ha fatto la differenza. Dall'altra parte è stata davvero approssimativa la campagna elettorale messa in campo dai Cinque Stelle, tanto che alla vigilia del voto tantissimi cittadini, davvero troppi, non sapevano nemmeno il nome della candidata a sindaco Chiara Fioroni, che pure avrebbe potuto 'sfruttare' quella stima che si poteva avere per lei come professionista. Fosse stata un po' di più tra la gente, si fosse fatta conoscere maggiormente nel territorio, è da pensare che una manciata di voti in più li avrebbe potuti racimolare. Anche se la sua lista non era di spessore ed in una tornata elettorale con 165 candidati alla carica di consigliere era fondamentale. Che di dire di Franco Testi? Avrebbe dovuto rappresentare la novità, ma è partito malissimo. Con la peggior presentazione iniziale che avrebbe mai potuto fare quel tardo pomeriggio al Quattrotorri. Non solo leggendo passo dopo passo il suo intervento (un errore gravissimo ed anche se poi non lo ha ripetuto, ma la frittata ormai era fatta...), ma anche dando spazio ad una stancante passerelle di politici che dei partiti al suo sostegno che dei problemi di Corciano ben poco sapevano (così è emerso dai loro interventi) e non è bastato dire di avere la residenza nel territorio per convincere la platea. Con un Testi che aveva l'ambizione di presentarsi come il nuovo, allinearsi ai vecchi modi d fare politica è stato determinante. La Lega è cresciuta, prendendosi i voti di quella Forza Italia ormai davvero ridotta al lumicino in questa realtà e con Fratelli d'Italia che era logico non decollasse. Non ha pagato l'arrivo per due volte di Vittorio Sgarbi per sostenere la lista Rinascimento per Corciano, ma era anche in questo caso prevedibile, perché l'elettore si sa che quando deve scegliere chi lo deve governare preferisce affidarsi a qualcuno di sua diretta conoscenza. C'era poi Daniele Vento (che dai manifesti ha dato la sensazione di voler puntare anche puntare sul celeste dei suoi occhi per avere qualche voto in più) e va detto che Rifondazione Comunista ha fatto il suo per esserci, anche se gli appena 200 voti presi nell'urna non bastano oggi a renderli felici.