A Perugia torna il Festival del calcio, con il sogno di raccontare la favola del Leicester

24.05.2016 14:33 di  Antonello Menconi   vedi letture
A Perugia torna il Festival del calcio, con il sogno di raccontare la favola del Leicester

Finalmente un festival del calcio dove non si gioca... a calcio. Del resto, di calci al pallone, di falli, di colpi di testa e di tiri in porta se ne vedono così tanti per dodici mesi all'anno, che quando si arriva a primavera inoltrata c'è più voglia di calcio parlato che non di calcio giocato. Così, Alessandro Ricci Riccini, uno al quale le idee in testa frullano più di quanto non riesca il vento con i suoi capelli traendone la massima godibilità e fantasia iMMaginaria (dal "Festival Immaginario", da lui ideato e diretto), ha pensato bene di dar vita a questa rassegna che già lo scorso anno aveva suscitato attenzioni e simpatie. Oggi è stata presentata la seconda edizione, in programma a Perugia dal 2 al 5 giugno. Un festival dedicato allo sport ed al suo racconto, con attenzione particolare rivolta alle persone ed alle loro storie. Le parole chiave dell’evento saranno emozioni, storie, vittoria, sconfitta, lealtà, coraggio, sfida gioco, crescere, rispetto e valori. Non a caso, la manifestazione è suddivisa in sezioni, tra cui cinema, foto, bar dello sport, eventi, on air, blog, teatro, libri, persone, storie, tv, radio, musica exhibit. Non si parlerà, però, solo di calcio, visto che nel corso del festival saranno trattati anche altri sport, come ciclismo, nuoto, volley, rugby, basket, e si racconterà di Olimpiadi e di discipline paralimpiche, all’insegna di solidarietà ed inclusione sociale. La città – ha detto Riccini Ricci – per quattro giorni diventerà un grande campo da gioco, tanto che nel centro storico verrà creato un prato verde riciclabile, mentre i caffè all’aperto diventeranno veri e propri bar dello sport, dove si potranno incontrare i grandi ospiti del festival. Opsiti importanti e quanto mai conosciuti. Tra cui Riccardo Cucchi, Marco Mazzocchi, Massimo Marianella, Marco Civoli, Dario Argento, Roberto Pruzzo, Felice Pulici, Alessandro Gaucci, Massimo Caputi, passando per le glorie del Perugia del passato, quali Sandro Tovalieri, Ilario Castagner e più recenti, come Gianluca Comotto. Poi anche personaggi che hanno fatto la storia del calcio italiano, come Gianni Rivera o Arrigo Sacchi. Ma potrebbe esserci anche Claudio Ranieri (si aspetta un risposta), tecnico della favola del Leicester, campione d'Inghilterra. Il festival – si legge in un comunicato degli organizzatori - sarà anche gioco grazie al Play&Game village. Nell’acropoli di Perugia verrà creato un campo da gioco dove sfidarsi a calcio, nei videogame, al biliardino umano, a subbuteo o a bubble soccer. Non mancherà la musica ed il coinvolgimento di 12 scuole perugine nella riedizione dei mitici “giochi senza frontiere”. “Si tratta di un evento su cui l’Amministrazione comunale ha sempre creduto – ha detto l’assessore comunale Michele Fioroni – perché Perugia ha la capacità da sempre di fare audience grazie alla sua naturale forza attrattiva”. Fioroni ha evidenziato che eventi come il festival dello sport rappresentano un’occasione imperdibile per Perugia, perché generano ritorni fondamentali per la città in termini di immagine ed economici. Ciò perché lo sport, ed il calcio in particolare, sono da sempre al centro dell’attenzione della gente. Dunque un festival intelligente, secondo Fioroni, e che sa stimolare le corde emozionali delle persone, guardando alle gesta “epiche” degli sportivi del passato. L’assessore ha auspicato che questa capacità evocativa possa essere, in futuro, recuperata, superando la crisi di valori del calcio moderno. In questo percorso di recupero, parlare di sport non può che aiutare a riscoprire certi valori ed a creare nuove prospettive per il futuro. L’esempio del Leicester, in tutto questo, è la conferma che nello sport moderno possono ancora esistere delle favole.