"A Perugia è ovvio che per me sarà molto diverso, ma vogliamo comunque ottenere il massimo"

02.05.2015 12:47 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
"A Perugia è ovvio che per me sarà molto diverso, ma vogliamo comunque ottenere il massimo"

“Sicuramente per me non è una partita come le altre, penso sia legittimo questo stato d’animo. Non posso dire che a Perugia non ci saranno emozioni, ricordi, è diverso per me rispetto agli altri campi. Ma è chiaro anche che sul campo e nella preparazione c’è stato e ci sarà tutto per andare a giocare la partita cercando di ottenere il massimo. Quindi, al fischio dell’arbitro, tutte le emozioni svaniranno e penserò solo a dover ottenere il massimo per il Trapani. Contro le emozioni, contro uno stadio di alto livello, che sarà una cartina tornasole anche per i nostri giocatori. I giocatori si vedono quando giocano in certi prosceni, contro certi avversari, contro un certo pubblico. Sono questi i casi in cui devi dimostrare non solo di essere bravo, ma anche di avere personalità”. Mister Serse Cosmi presenta la partita contro il Perugia (sabato 2 maggio ore 15, Stadio “Renato Curi”), parlando di emozioni, quelle personali, e di impegno, personale e professionale, affinché il Trapani possa aggiungere un altro tassello al suo cammino per raggiungere prima possibile l’obiettivo salvezza. Il capitolo assenti (per squalifica o infortuni) in casa granata è sempre aperto: “D’altra parte – dice Cosmi – pretendere a questo punto della stagione di avere tutta la rosa a disposizione, sia per noi, sia per gli altri, è impossibile. Però noi veniamo da una settimana nella quale teoricamente sarebbe stato più necessario avere più giocatori a disposizione ed invece alla Spezia, per esempio, abbiamo giocato in grandissima difficoltà per le assenze”. Una situazione che per Cosmi dà ancora più valore al risultato casalingo contro il Lanciano: “La partita di martedì ha un valore enorme, sia per le ripercussioni sulla classifica, sia perché venuta fuori da un contesto particolare per tutto quello che abbiamo vissuto durante la settimana. Ora chiudiamo con Perugia queste tre gare. Abbiamo avuto un giorno in più rispetto alla partita con lo Spezia per prepararci, recuperiamo i due squalificati, Lo Bue e Zampa. Erano già reintegrati sia Curiale, che ovviamente ancora non è nella situazione migliore, sia Citro e Caldara che avevano già ripreso ad allenarsi in gruppo e saranno convocati. Entrambi sono fuori da tanto tempo, devono ritrovare la condizione migliore ed è chiaro che ritrovarla a tre giornate dalla fine del campionato suoni un po’ come una contraddizione. Ma devono fare un “bignami” di preparazione. Abbiamo Abate, che è stato sostituito con il Lanciano, come ho già detto, non per scelta tecnica, ma perché non stava bene ed è stato tutto il secondo tempo sul lettino, ma l’indomani si è allenato con la squadra ed è quindi pienamente recuperato. C’è Aramu con qualche piccolo problema, ma anche lui sarà convocato. Non ci sarà Nadarevic, squalificato”. Quella di Perugia è la penultima gara in trasferta. E quando si dice trasferta, in questo campionato, per il Trapani inevitabilmente si finisce col chiedersi il motivo per cui si è raccolto così poco: “Prima della prima trasferta della mia gestione – dice Cosmi – ho cercato di farmi spiegare quali fossero i veri motivi per cui questa squadra in trasferta avesse stentato più di quello che era anche la sua storia. E devo dire che nessuno dei giocatori è stato convincente nelle motivazioni che mi ha dato. Ho dovuto aspettare per vederli all’opera. Tutti mi dicono che la squadra che gioca in casa e quella che gioca in trasferta sembrano due squadre diverse. Eppure in queste tre trasferte, fatta eccezione per La Spezia in cui eravamo condizionati da troppe cose, con Catania e Brescia abbiamo avuto dei momenti di grande calcio. Secondo me il primo tempo col Catania è stato uno dei migliori ed anche il secondo tempo dopo il gol subito a Brescia. Però non abbiamo la consapevolezza che abbiamo in casa. L’unico modo per uscirne è giocare a calcio. Abbiamo ancora due trasferte, Perugia ed Avellino, con due campi simili, difficili, di tradizione, che lottano per lo stesso obiettivo, i play off, quindi due squadre motivatissime. Ma qualcosa da queste due trasferte bisogna tirar fuori”. Infine per Cosmi un commento sulla promozione in serie A del Carpi: “Difficilmente mando messaggi ai colleghi, ma con Castori l’ho fatto, perché c’è un vincolo di amicizia che ci lega da tempo immemorabile. Ci siamo scontrati tante volte, dall’Interregionale alla serie B, ho avuto modo di apprezzarlo come uomo e come professionista. Sono contento. Il Carpi e Castori sono una lezione che bisogna capire, è la conferma che le idee contano. Una bella favola, un bell’esempio. E visto che noi viviamo una realtà simile a quella del Carpi, non dico che la gente debba pensare l’anno prossimo di fare come il Carpi, però sognare di ripercorrere quello che è successo al Carpi e quello che è successo a Castori, quindi vale anche per gli allenatori, credo di si, perché si deve sapere sognare”.