Il Perugia accentua la crisi del Pisa: i nerazzurri non decollano

Il rammarico in casa del Pisa è senza dubbio uno dei sentimenti prevalenti se si analizza l'infelice momento attraversato dal Pisa. Di certo un periodo poco produttivo in fatto di punti, con brutte prestazioni alternate ad altre che lo sono meno ma non per questo pienamente convicenti. Nell'arco di una stagione può starci una fase negativa ma se si allarga il raggio dalla trasferta di Viareggio i nerazzurri hanno conquistato 8 punti in 9 gare, un bottino troppo magro per continuare ad aspirare ad un obiettivo chiamato play-off che in questo senso appare ben più distante di quel solo punto che divide il Pisa, sesto, dal Frosinone, quinto. Stanchezza, assenze, rosa corta, avversari più forti, improvviso smarrimento degli attaccanti. Tanti gli aspetti che si possono tirare in ballo se si vuole ulteriormente evidenziare una crisi che ormai appare certificata nonostante quella contro il Perugia (nella foto il portiere Koprivec) non sia stata la gara più brutta degli ultimi mesi. Di certo 3 gol in 7 gare sono un dato davvero allarmante. Il Pisa con il miglior attacco del girone è un ricordo lontano, continua a costruire qualcosa ma non di certo con quella quantità e soprattutto neanche con la necessaria lucidità. Spesso le palle gol sono frutto più di manovre di pancia che di testa. Delle già citate tre reti solo una porta la firma di un attaccante (Scappini a Benevento). Tulli non segna dall'11 Novembre, il digiuno è di tre mesi. L'ultimo gol di Perez in campionato risale addirittura al 28 Ottobre scorso. In tutti i sensi una svolta è necessaria perchè, aldilà dei punti in graduatoria, a livello psicologico discostarsi dalle squadre di testa potrebbe essere un colpo troppo forte. In questo senso la gara di domenica a Carrara assume una grandissima importanza.