Continuano a far discutere le parole di Massimo Rastelli

22.04.2013 12:23 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Fonte: avellino.ottopagine.net - Marco Festa
Continuano a far discutere le parole di Massimo Rastelli

"Mai pensato di essere già in B". Parola di Massimo Rastelli. L’allenatore dell’Avellino - nelle parole riprese da TuttoLegaPro.com, traccia una lucida analisi del momento in casa biancoverde in concomitanza con l’ennesima sosta stagionale: "Questo riposo forzato", esordisce il tecnico, "potrebbe rivelarsi provvidenziale. Abbiamo avuto modo di lavorare; di sviluppare ed approfondire tanti concetti; di riordinare le idee e fare il punto della situazione in vista delle ultime tre gare". Che, a maggior ragione dopo il ko di Latina e della contemporanea vittoria del Perugia sul Sorrento, saranno fondamentali in ottica promozione diretta: "Si è parlato dell’Avellino come se fosse già in B. Ma ci tengo a precisare che io non ho mai fatto l’errore di pensare che la squadra avesse già vinto. Né dopo Nocera né dopo Gubbio. Ho sempre detto ai ragazzi che avremmo dovuto giocarcela fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata di campionato. Ma putroppo questo clima di euforia generale deve aver fatto scattare qualcosa nella loro testa. La gara di Latina ne è stata la palese dimostrazione. Ma abbiamo avuto modo di sperimentare e imparare, sulla nostra pelle, cosa accade appena si cala in termini di concentrazione, attenzione, fame e voglia di lottare. Diventiamo una squadra normalissima. Dobbiamo perciò ripartire da una gara interpretata e giocata male, in cui siamo stati artefici del nostro destino in negativo. Peggio di così non si poteva fare. E’ questa la cosa ‘positiva’". Poi un ‘mea culpa’: "Dopo la rifinitura pensavo di avare 18 giocatori pronti a dare battaglia. Non sono stato bravo a captare le crepe che si erano insinuate nella testa dei ragazzi. E’ questa l’unica colpa che mi attribuisco". Infine, una stoccata al Perugia: "Dobbiamo pensare solo a noi. A vincere tutte e tre le partite. Ma se la legge viene rispettata, il punto non dovrebbe essergli restituito". L’adrenalina per lo sprint finale è già in circolo.