Sir Safety Perugia: dopo il tonfo di Verona ora sotto con i polacchi

10.02.2015 13:10 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Sir Safety Perugia: dopo il tonfo di Verona ora sotto con i polacchi

Mastica amaro la Sir Safety Credito Cooperativo Umbro Perugia. Brucia, per come è maturata, la sconfitta al tie break di ieri a Verona. E brucia per le tante occasioni avute e non concretizzate dalla formazione di Grbic che, nonostante una prestazione in certi frangenti più che positiva, ha visto sfumare la vittoria sul filo di lana per meriti della Calzedonia ed anche per demeriti propri. Così è stato nel primo set, quando i Block Devils, dopo aver condotto il parziale con piglio e buone trame di gioco, non sono riusciti a concretizzare nemmeno uno dei sette set point avuti (alcuni dei quali con l’attacco a disposizione). Così, soprattutto, nella decisiva quinta frazione quando alla Sir non è bastato il vantaggio di 9-13 prima e di 11-14 poi per portare a casa il successo. Peccato davvero perché capitan Vujevic e compagni hanno giocato, seppure non sempre con continuità, una bel match, mettendo alla frusta i padroni di casa nel terzo e quarto set (in un palazzetto dove sono cadute anche Trento e Treia) e mettendo in evidenza due attaccanti di eccellenza come Fromm (63% totale in attacco) e Atanasijevic. Non c’è tempo però per i bianconeri per rimuginare su quanto poteva essere e non è stato. Perché scatta la settimana di passione in campo internazionale con Perugia attesa in sei giorni (andata in Polonia giovedì 12 febbraio e ritorno al PalaEvangelisti mercoledì 18 febbraio) dal doppio confronto dei Playoff 12 di Champions League con lo Jastrzebski. Proprio per questo la squadra, tornata in città nella nottata di ieri, sosterrà oggi un leggero allenamento pomeridiano mentre domattina è prevista la partenza per la Polonia.

Il commento sulla sconfitta di ieri e sul prossimo match di giovedì è del tecnico bianconero Nikola Grbic:

“Il mio grosso rammarico è per il primo set che credo abbia segnato l’esito della partita. Poi è chiaro che, quando sei avanti 11-14 al tie break, hai la vittoria ad un passo, ma c’è da dire che Verona ha fatto il break di 6-1 con quattro battute e due attacchi straordinari. Hanno servito rischiando al massimo in quei momenti importanti, purtroppo per noi gli è andata bene e quindi va anche riconosciuto il merito ai nostri avversari. Certo è che noi dovevamo essere più cinici, sia nel primo set che nel tie break, ed approfittare delle possibilità che abbiamo avuto. Se avessimo vinto sarebbe stata una bella prova ribaltando il risultato e quindi una serata positiva. Invece così torniamo a casa con un risultato che ci penalizza. La reazione dal terzo set? Un bel segnale della squadra. Le cose si erano messe male, ma i ragazzi sono stati lì con la testa, sono cresciuti di livello con percentuali in attacco molto alte, conducendo anche il tie break fin quasi alla fine. Sarebbe stato un recupero straordinario contro una diretta concorrente per il quarto posto. Purtroppo è finita male ed è un peccato, però la prova della squadra, dopo un inizio tutto in salita, è stata positiva. Adesso dobbiamo fare tesoro di quanto successo ieri e cercare di tornare a pensare subito a quello che ci aspetta giovedì. Non abbiamo tempo di stare a piangerci addosso, dobbiamo concentrarci subito sulle cose da fare per affrontare lo Jastrzebski”.

Affrontiamo allora l’argomento Jastrzebski:

“Sarà un’altra battaglia, ma ormai ogni partita per noi è una battaglia. Stiamo preparando il match per affrontare un avversario di valore con tanti giocatori di alto livello come Quesque, Lasko, Pajenk ed il regista Masny che secondo me è molto bravo ed esperto. Insomma, una rivale assolutamente di qualità contro la quale dovremo avere un approccio eccellente con massima concentrazione e aggressività, anche perché, come sempre in Polonia, giocheremo in un ambiente caldo. Calcoli? È un doppio confronto, è vero, ma l’approccio deve essere come se giocassimo una gara unica. Per cui scendere in campo per giocare bene a pallavolo ed al meglio delle nostre possibilità. Senza pensare a nessun tipo di calcolo”.