Dopo il commovente audio, ecco l'intervista ad Ugo Russo, l'uomo delle 4000 radiocronache...

15.10.2014 18:54 di  Redazione Perugia24.net   vedi letture
Dopo il commovente audio, ecco l'intervista ad Ugo Russo, l'uomo delle 4000 radiocronache...

Dopo avervi proposto ieri il commovente audio con il pianto in diretta, grazie alla LegaserieB vogliamo proporvi l’intervista di Ugo Russo, radiocronista Rai con la tradizionale barba che domenica scorsa a Livorno, per Livorno-Trapani, ha commentato la sua ultima partita in radio. Per lui infatti è arrivato il momento di andare in pensione. Ed è stato un caso, piacevole come dice lui, che una delle voci storiche della popolare trasmissione Tutto il calcio Minuto per Minuto di Radio Rai abbia lasciato in quella Livorno che, non più tardi di tre anni fa, era stato teatro di un ictus che lo aveva colpito prima della sfida contro la Nocerina: "Fu l'unica gara che saltai in oltre 40 anni di carriera, ma vinsi la mia partita più bella riuscendo a riprendermi completamente e a ritornare al mio posto in cabina".

Che rapporto ha stretto con la Serie B?
"Un rapporto vero, aperto, di amicizia con tanti protagonisti di questo mondo. Io credo che in B ci siano limiti tecnici, così come anche in A, ma la determinazione e la grinta sono sempre state caratteristiche importanti di questa categoria figlie di una preparazione fisica molto attenta. E l'emozione, l'equilibrio e l'imprevedibilità dei risultati molto spesso ne sono una conseguenza".

Si ricorda in particolare una partita di Serie B?
"Più che altro ricordo un momento, la stagione 1986/87 quando la Lazio era in B e partì con nove punti di penalizzazione. Premetto che non sono laziale ma in quella stagione così combattuta e tirata, che si risolse con gli spareggi per non retrocedere in Serie C, mi ritrovai a fare la radiocronaca di tutte le partite della Lazio diventando una sorta di portafortuna per i tifosi biancocelesti che mi dedicarono addirittura un club".

Lei imitatore di 200 voci, quante volte ha fatto quella di Ezio Luzzi che è una sorta di simbolo per la B…
"Gli imitatori storicamente copiano le voci dei personaggi di loro gradimento. Tanto per intenderci io non ho mai fatto un politico. Ezio è una persona di rara umanità. Io lo avrò imitato centinaia di volte e devo dire che nel tempo sono diventato un suo grande amico, tanto che scrisse alcune righe sul mio libro "Un microfono a due facce".

Due nomi secchi: un maestro in radio e un galantuomo nel calcio.
"Ne faccio due per ogni domanda, Sandro Ciotti e Alfredo Provenzali riguardo alla radio, Francesco Guidolin e il responsabile Comunicazione del Livorno Paolo Nacarlo se ci riferiamo al calcio".

Cosa le mancherà del calcio?
"Di questo poco, non è quello che mi ha fatto innamorare da ragazzino fatto di veroniche, dribbling e colpi di tacco. Mi mancheranno senz'altro gli ascoltatori al quale devo tanto affetto e al quale ho cercato sempre di ricambiare raccontando loro la verità. Questi giorni mi hanno fatto capire che non mi abbandoneranno mai".