Associazione Claudio Giri Onlus: il messaggio di Debora Ragnacci

14.12.2014 14:41 di Antonello Menconi   vedi letture
Associazione Claudio Giri Onlus: il messaggio di Debora Ragnacci

Questo il messaggio della presidente dell'associazione Claudio Giri Onlus, Debora Ragnacci, letto in occasione della festa della pallavolo magnificamente organizzata a Perugia da Pianeta Volley: "Stiamo attraversando un periodo storico difficile. In un momento così complesso, con la crisi che morde e la deriva morale che sta vivendo il nostro Paese (basta dare un'occhiata ai fatti di cronaca), vedere donne, uomini e ragazzi come voi, che dedicano il loro impegnano ad una causa nobile come l'aiutare chi è stato meno fortunato, mi fa capire che non tutto è perduto. L'associazione “Claudio Giri Onlus”, come le cose più belle della vita, nasce dall'amore. Nasce dall'amore per lo sport, dall'amore di un gruppo di amici verso una persona speciale, dall'amore per la vita. Quando ho perso il mio Claudio ho visto la mia vita e quella delle mie figlie Veronica e Margherita scivolare giù. Vedevo la mia esistenza procedere senza meta, percorrere sentieri improvvisati, senza logica. Un po' come le gocce di pioggia che scendono lungo il parabrezza della macchina, che si riuniscono in rivoli asimmetrici tra di loro e ti offuscano l'orizzonte. Non vedi la strada, hai paura di trovarti davanti una curva e non riuscire a sterzare in tempo. Hai paura di andare sbattere, di farti male e di fare male a chi soffre la tua stessa disperazione.

Sapevo bene cosa fosse il dolore. Avevo già conosciuto il fiele di cui sa il dolore. Questa volta però è stato diverso. Non credevo potesse essere possibile, non al mio Claudio, non alle mie figlie. Con il passare dei giorni ho riflettuto a fondo sulla mia vita. Ho pensato molto a quello che ci era successo e a ciò che ci avrebbe aspettato. Poi è accaduto qualcosa. Mi sono resa conto che vivere nel dolore porta a non vivere, cosa peggiore della morte stessa. Mi sono resa conto che il dolore è come una malattia, forse non guaribile ma quantomeno curabile. Mi sono resa conto che il dolore è un'energia negativa. Negativa sì, ma pur sempre energia. Ho creduto giusto trasformare questa energia negativa, se pur in piccola parte, in energia positiva. Sì, a dirsi è facile. Ma che fare? Come fare? E soprattutto, con chi fare? In realtà, ho capito soltanto dopo, che la via era già stata tracciata. Che bastava soltanto mettere in ordine un po' di cose. Unire i pezzi del puzzle. Ho pensato che il valore dei principi che il mio Claudio aveva fatto suoi non potevano andare persi. La sua eredità, fatta di amore per lo sport, di amore per gli amici e di amore per la famiglia non poteva andare perduta. Ho pensato che mettendo insieme queste tre cose non poteva che nascere qualcosa di speciale, speciale come Claudio. È così che è nata l'associazione ‘Claudio Giri onlus’: da una famiglia unita, da un gruppo di amici unito, dalla passione comune per la pallavolo. Così, il 28 luglio di quest'anno, io, Veronica, Margherita e un gruppo di suoi e nostri amici ci siamo riuniti in casa nostra per dare alla luce quello che fino a qualche giorno prima era solo un embrione. Nonostante questa meravigliosa creatura non abbia compiuto ancora il primo anno di età, è possibile già tracciare un bilancio positivo. Mi appello alla  vostra sensibilità. Alla stessa sensibilità che vi ha portato martedì a partecipare alla festa. Vi invito quindi ad iscrivervi alla ‘Claudio Giri Onlus’ per l'anno 2015. C'è tanta gente che ha bisogno di noi. C'è tanto altro ancora da fare. Facciamolo insieme! "